È attesa nei prossimi giorni la decisione del gip di Campobasso su uno dei filoni dell’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Molise.
Ieri il giudice Roberta D’Onofrio ha ascoltato le conclusioni del procuratore Nicola D’Angelo, che ha chiesto l’archiviazione, quelle dei legali Danilo Leva (che difende l’ex commissario della sanità Giustini presente in aula), Mariano Prencipe (che assiste il dg Asrem Florenzano), Mirella De Santis (difensore dell’ex direttore sanitario dell’azienda di via Petrella Scafarto, dell’ex direttore sanitario del Cardarelli Sassi e dell’avvocato Iacovino che assiste il Comitato “Verità e Dignità per le vittime Covid”. L’opposizione del sodalizio all’archiviazione ha portato all’udienza di ieri. Tra i reati contestati, per fatti avvenuti tra il 2019 e il 2021, ci sono a vario titolo l’epidemia colposa, l’omicidio colposo, l’omissione di atti d’ufficio. Molte altre vicende sono state stralciate.
In occasione dell’udienza i familiari delle vittime hanno tenuto un presidio davanti al Tribunale. La presidente del Comitato vittime, Nadia Perrella, in particolare ha espresso l’auspicio «non si archivi, che si faccia luce, può darsi che ci sbagliamo ma abbiamo dei dubbi. Speriamo che si vada a un processo e che la verità venga fuori, non è giusto il modo in cui sono morti i nostri cari. Continueremo in ogni caso, non ci fermeremo».

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