Dalla disabilità non si guarisce, serve quindi un progetto di vita per accompagnare le “persone speciali”. Il Molise in questo è un modello, essendo riuscito a costruire esperienze e best practices nonostante le tante difficoltà.
Un modello, che la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli ha voluto conoscere da vicino. La giornata è cominciata, ieri, con la visita a “Casa Domani”, dove l’Aipd di Campobasso rende concreti percorsi di autonomia per tante persone con sindrome di Down. Poi il dibattito sulle disabilità nel corso della vita organizzato dal centro per l’autismo “Io sono speciale”, di cui l’esponente leghista del governo Meloni ha anche inaugurato la nuova sede nella zona industriale del capoluogo. Nel pomeriggio si è spostata a Trivento per un incontro col sindaco Corallo e la tappa al centro diurno per disabili “Cielo e Terra”.
Al confronto organizzato dal centro “Io sono speciale” – co amministrato dall’imprenditore Alessandro Pascale e da Salvatore Maddalena (la sua famiglia è fra i fondatori del centro) – hanno portato i saluti le massime autorità istituzionali a partire dal sindaco di Campobasso Roberto Gravina. Il presidente della Regione Donato Toma ha annunciato che «è pronto il decreto commissariale con il quale la Regione determina le tariffe e i criteri di remunerazione per l’assistenza a persone con disturbo dello spettro autistico. Un provvedimento importante e atteso da diverse famiglie molisane. Un grande segno di civiltà».
Aumentare le risorse per le misure dedicate alla disabilità, ha aggiunto il rettore dell’Unimol Luca Brunese, non basta. Serve anche «mettere in campo le idee per spendere al meglio i fondi a disposizione». Focus sulla scuola, uno dei principali veicoli di inclusione, con la dirigente dell’Usr Anna Paola Sabatini. Assente perché impegnata alla Camera, la deputata Elisabetta Lancellotta ha riassunto gli impegni del governo Meloni già concretizzati per andare incontro alle esigenze dei nuclei con familiari disabili.
Il supervisore del centro Salvatore Vita ha focalizzato l’attenzione sui diritti sanciti sulla Carta, dalla Costituzione e da norme ben fatte, e il contrasto con l’accesso reale ai servizi troppo spesso accidentato.
«Speriamo che quello di oggi – l’auspicio di Pascale – sia il primo passo per uno scossone necessario in Molise».
A sopperire, insieme ai privati che come lui investono, ci sono le famiglie. Come quelle riunite nell’associazione Genitori Autismo Molise a cui ha dato voce la presidente Marilina Di Geronimo. Da mamme come lei, e papà come suo marito, è nato “Io sono speciale”, che si è poi rafforzato con l’ingresso della famiglia Pascale. Il centro sopperisce all’assenza di servizi di quel genere che dovrebbe offrire la Asl – e a cui nuclei meno abbienti purtroppo ancora non hanno accesso in Molise –, le cose stanno piano piano migliorando ma alle istituzioni sono state sollecitate rapidità e concretezza.
Sfida che la ministra Locatelli ha raccolto rilanciandola, per esempio, evidenziando che al decreto tariffe deve seguire a stretto giro l’accreditamento da parte della Regione. Ma il Molise, ha rimarcato, «spesso oggetto di battute perché è una piccola realtà è invece grande e grandioso. E lo dimostra il fatto che oggi qui ci sono tanti enti ed istituzioni, il mondo della scuola, l’università. Insieme per affrontare un tema fondamentale per il futuro del Paese. Perché c’è l’autismo, ci sono le malattie croniche, quelle rare. È un tema che riguarda tutti». Abbiamo norme all’avanguardia rispetto a molti altri Stati, per esempio quelle sull’inclusione scolastica, basate sul principio che a scuola si va tutti insieme. Serve però un approccio complessivo, ha riconosciuto la ministra., a un argomento che spesso non è compreso appieno da chi non lo vive.
r.i.

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