Sindaco di Lucera ai tempi del Covid, di lui sui social scrivevano: sei l’orgoglio del Sud. Visualizzazioni e meme lo resero celebre. Poi l’approdo al Consiglio regionale della Puglia da dove oggi Antonio Tutolo chiede al Molise di collaborare e sostanzialmente cedere l’acqua del Liscione per le esigenze della Daunia.
«Sapete quanto io sia tenace: quando mi metto in testa una cosa, non mollo finché non trovo una soluzione. E l’emergenza idrica in Puglia, che per ora è solo un po’ meno grave, non mi darà pace finché non avremo scongiurato ogni pericolo», ha messo in chiaro nelle scorse ore.
«Proprio per questo, dopo tante iniziative come proteste, incontri, lettere e mozioni, ho fatto un altro passo: ho chiesto al presidente della V Commissione consiliare, Michele Mazzarano, di organizzare un incontro congiunto con la III Commissione permanente della Regione Molise, presieduta da Roberto Di Baggio, e la presenza dei presidenti delle due Regioni, Francesco Roberti per il Molise e Michele Emiliano per la Puglia. L’obiettivo è semplice: sederci tutti insieme per capire a fondo la questione della condotta del Liscione e valutare i grandi benefici che questa infrastruttura potrebbe portare sia alla Puglia che al Molise», ha spiegato Tutolo.
Il capogruppo di “Per la Puglia” ritiene sia fondamentale avviare al più presto un tavolo tecnico-politico che coinvolga entrambi i Consigli. «Ritengo necessario – ha aggiunto – un confronto diretto con i rappresentanti del Molise per chiarire alcuni punti cruciali. Innanzitutto, non c’è un ‘sì’ o un ‘no’ che deve arrivare dal Molise come se fosse una decisione interna. Questa è una questione che va oltre i confini regionali. In secondo luogo, non dobbiamo vederci come contendenti per l’acqua. Anzi, sia il Molise che la Puglia possono trarre vantaggio dalla realizzazione della condotta del Liscione. Vorrei che anche i cittadini molisani capissero che quei 70 milioni di metri cubi d’acqua che hanno riversato in mare dal 12 marzo avrebbero potuto essere utili alla Puglia, ma anche allo stesso basso Molise, che sta affrontando delle difficoltà. Con questa operazione verso la Puglia, il basso Molise non solo vedrebbe un miglioramento delle proprie infrastrutture, ma si garantirebbe anche un approvvigionamento idrico più sicuro per il futuro. La Puglia sta semplicemente chiedendo quell’acqua in eccesso che altrimenti andrebbe persa in mare.
Quello che chiederò con forza in questa commissione congiunta è di lottare uniti e di fare pressione insieme sul governo centrale per ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione di questa condotta. In parole povere, Puglia e Molise non devono essere nemiche, ma alleate. Solo così potremo beneficiare di un’infrastruttura che darebbe un grande sollievo al fabbisogno idrico di entrambi i territori.
Quest’acqua può soddisfare le esigenze degli agricoltori della Capitanata (tenendo conto che quest’anno le piogge ci hanno evitato problemi di razionamenti per gli usi privati) e allo stesso tempo permetterebbe di realizzare le infrastrutture previste da progetto nel basso Molise.
In questo modo, si toglierebbe anche l’argomento a chi, in Molise, sta usando questa vicenda per fare una stupida battaglia politica, sfruttando la disinformazione della gente e dicendo che i pugliesi vogliono togliere loro l’acqua. La Capitanata non prenderebbe nulla di più dell’acqua in eccedenza, quella che il Molise scarica a mare aprendo le paratie. Quindi – ha concluso il vulcanico ex sindaco di Lucera – per quale motivo non dovremmo trovare un accordo da alleati e presentare insieme questa necessità al governo?».