Il gioco d’azzardo è un settore che vale miliardi di euro l’anno, un giro d’affari elevato non soltanto per le aziende del settore ma anche per le casse pubbliche, con entrate erariali considerevoli provenienti dai concessionari e dalle lotterie. La situazione in Europa è piuttosto variegata e non uniforme, infatti ogni Paese presenta delle normative differenti più o meno severe a seconda dei casi.
Ovviamente sarebbe auspicabile una maggiore armonia tra le legislazioni, una situazione che garantirebbe più trasparenza nell’ambiente. La crescita del gambling online, infatti, consente alle imprese che risiedono in Paesi con una normativa più soft di ottenere dei vantaggi competitivi importanti, in quanto i servizi digitali permettono di aggirare le restrizioni fisiche imposte dalle leggi nazionali.

Il gambling in Italia dopo il Decreto Dignità
Dal 2018 in Italia è sono in vigore le misure previste dal Decreto Dignità, un pacchetto di norme che ha introdotto alcune novità nel settore, tra cui il discusso divieto di pubblicità per gli operatori attivi nel comparto del gioco d’azzardo. In caso di contravvenzione sono previste multe davvero salate, fino al 20% dell’importo dell’attività di sponsorizzazione per un valore minimo di 50mila euro, ad esclusione del sistema Lotteria Italia.
Ad ogni modo l’AGCOM, l’Autorità incaricata dei controlli e dell’erogazione delle sanzioni, ha ribadito l’importanza del contesto all’interno del quale avviene la pubblicità. Ad esempio possono continuare a svolgere un lavoro di informazione i siti web di settore, portali come Wisecasino dedicati esclusivamente al gambling dove trovare recensioni dei casinò AAMS come 888casino, poiché rimane autorizzato il posizionamento organico sui motori di ricerca.
Al contrario le aziende non possono sponsorizzare giochi e premi direttamente, facendo pubblicità su radio, TV e giornali fisici o digitali. Per quanto riguarda il betting sono però accettate alcune attività d’informazione, tra cui la comparazione delle quote dei bookmakers se presentate nella modalità news, sempre all’interno di portali riservati incentrati sul mondo del gioco d’azzardo.

Il gioco d’azzardo in Germania
Se l’Italia vanta una normativa abbastanza severa in merito al gambling, nonostante varie eccezioni, in Germania è attesa una nuova legislazione che potrebbe rendere più severe le norme per le imprese del settore. Al momento la legge è abbastanza tollerante nei confronti delle aziende che offrono servizi di gioco e scommesse, tuttavia sono al vaglio misure per limitare il fenomeno del gioco illegale e aumentare il rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori.
In particolare dal primo gennaio 2020 è entrata in vigore una nuova normativa che scadrà il 30 giugno 2021, con la quale è stata lasciata ampia libertà alle decisioni dei Land tedeschi. Nel dettaglio è previsto un nuovo sistema di registrazione e ottenimento delle licenze, per portare alla luce giochi che al momento rimangono ancora nell’illegalità, introducendo il limite massimo per le puntate a mille euro e la cessazione del monopolio di Stato per le scommesse sportive.

Regno Unito: la proposta sui nuovi limiti per le puntate
L’Inghilterra è famosa per essere la patria dei bookmakers, un Paese i cui è possibile scommettere praticamente su tutto, tuttavia presenta anche una delle normative più severe sul gioco d’azzardo. La vigilanza è affidata alla UK Gambling Commission, un organo che ha pieni poteri e il cui obiettivo è quello di proteggere i consumatori, controllando il rispetto delle regole da parte delle aziende del settore.
Allo stesso tempo sono in tanti a chiedere il superamento della situazione attuale, tra cui il progetto di riforma promosso da alcuni esponenti del partito laburista inglese, come indicato all’interno del documento Social Market Foundation. Nel dettaglio vengono proposti limiti più stringenti per le puntate, con l’intento di ridurre la spesa degli appassionati di gambling nelle piattaforme online, portando la puntata massima ad appena 100 sterline al mese.

Il caso della Norvegia sul gioco responsabile
Come evidente ogni Paese europeo si muove in modo autonomo sul gioco d’azzardo, con da un lato delle normative più avanzate come quella inglese e tedesca, l’Italia che si posiziona come una via di mezzo e alcune legislazioni meno evolute come quella francese e greca. Un caso a parte è invece quello della Norvegia, dove uno studio ufficiale dell’Università di Bergen ha evidenziato come l’1,4% della popolazione adulta ha un serio problema con il gioco.
L’assunzione di responsabilità porterà a una nuova normativa sul gioco d’azzardo, per armonizzare le legislazioni presenti e garantire una maggiore tutela ai consumatori norvegesi. L’approccio della Norvegia sembra essere di tipo preventivo, una scelta che vuole valorizzare il gioco responsabile senza adottare comportamenti tendenti al proibizionismo. L’obiettivo è evitare alcuni eccessi avvenuti in altri Paesi come la Spagna, in quanto è innegabile che il gioco vada moderato, ma rappresenta comunque un’industria importante per l’economia e le casse pubbliche.

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