Non si sono ancora spente le polemiche intorno al ‘Museo di antropologia criminale Cesare Lombroso’ di Torino, dedicato al medico dell’Ottocento considerato il padre fondatore di teorie che accostano la vocazione delinquenziale di un soggetto alle sue caratteristiche anatomiche. Una visione del tutto superata, tanto che gli stessi curatori del museo ricordano che non si tratta di un omaggio, ma di un tentativo di «fornire al visitatore gli strumenti concettuali per comprendere come e perché questo personaggio così controverso formulò l’idea dell’atavismo criminale, e quali furono i suoi errori».

L’articolo completo è disponibile sull’edizione di Primo Piano Molise oggi in edicola.

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