Da tempo, ormai, chi si occupa della gestione delle risorse umane considera la formazione uno strumento fondamentale non solo per migliorare le competenze del personale di un’impresa ma anche per accrescere l’impegno e il coinvolgimento dei dipendenti rendendoli parte integrante del processo evolutivo aziendale.
Il cambiamento, la pandemia, lo smart-working, hanno mostrato in maniera evidente che, per rimanere competitive, le imprese devono agire tempestivamente, aggiornando oltre ai modelli di business anche quelli formativi. La formazione, infatti, è da considerarsi un fattore chiave proprio perché, oggi come non mai, è necessario fidelizzare e motivare le risorse, operare il re-skilling del personale e preparare i team dell’organizzazione alle nuove sfide del mercato.
Con la nuova economia le imprese competitive si trovano pertanto ad affrontare nuove sfide già dalla fase di reclutamento del personale, cercando di sviluppare processi di talent attraction capaci di “portare dentro” e mantenere persone in grado di muoversi con flessibilità positiva nella sempre più alta complessità e specializzazione richiesta dal mercato economico. I problemi che affronta oggi l’impresa non sono più legati esclusivamente alla produttività quantitativa, ma anche alla qualità flessibile dei servizi offerti. La soluzione che sembra funzionare in tal senso è quella di dotarsi di persone in grado di elaborare soluzioni mentalmente “allargate”, ovvero capaci di ragionare contemporaneamente su più fronti strategici. Creare ambienti che non siano più solo di lavoro e di produzione, ma favorevoli a una “crescita professionale”: è questo, dunque, l’attuale compito di un’impresa?
Lo chiediamo ad Alessandra Tarantelli, coordinatrice dell’Ufficio Recruiting e Learning Strategy della 3g Spa, azienda leader del BPO in Italia.
«Certamente. Oggi parliamo di “learning agility” e per questo bisogna creare mentalmente degli spazi aperti in cui accogliere l’informazione, la formazione, esercitare il ragionamento per trovare sempre la soluzione migliore per l’impresa e per il cliente.
La 3g spa ha avviato a Campobasso un percorso formativo intenso, dedicato al committente Poste Italiane spa, che prevede un percorso formativo specialistico e professionalizzante totalmente a carico dell’impresa. Attraverso questa formazione si vuole sviluppare un approccio concreto e di valore alla conoscenza del mercato assicurativo, scommettendo sulle persone del territorio».
Quale ricaduta possiamo aspettarci sul territorio in termini occupazionali?
«Al di là dell’opportunità di lavorare con la 3g spa, l’iniziativa formativa scelta porta valore aggiunto in termini di conoscenze e competenze alla persona. La formazione, infatti, si svolge in partnership con la Fiass (Formazione intermediari assicurativi), un Ente accreditato che rilascia al termine del corso un attestato spendibile anche sul mercato del lavoro.
La nostra ricerca è aperta su Campobasso a tutte quelle persone che hanno voglia ed entusiasmo di ripartire, pronti a scommettere su sé stessi e sul futuro del mercato del lavoro. Questa scelta chiaramente comporta dei sacrifici in termini di impegno e di lavoro, sfide forti, ma siamo sicuri che solo in questo modo continueremo ad offrire ai nostri clienti un lavoro di qualità. D’altronde in questo periodo abbiamo imparato a sviluppare la nostra poliedricità, a lavorare sempre più con la tecnologia, ad affinare la nostra capacità di ascolto e condividere la nostra visione delle cose. Ci aspettiamo che anche il mercato del lavoro molisano comprenda insieme a noi le scelte che la 3g sta mettendo in atto per migliorare le performance aziendali in una logica che va oltre la produzione. Vedere le opportunità prima degli altri e saperle affrontare meglio: è questa la logica mentale agile di cui ne aspiriamo la diffusione».
Per poter inviare la propria candidatura: www.3gspa.net.

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