Il pm del Tribunale di Benevento, Chiara Maria Marcaccio, ha disposto nelle ultime ore la consulenza psichiatrica per Salvatore Ocone, accusato dell’assassinio della moglie Elisa Polcino e del figlio Cosimo, oltre che del tentato omicidio della figlia Antonia.
Un esame che potrebbe contribuire a far luce sulle condizioni del 58enne e sulla sua capacità di intendere e di volere in quella mattina di violenza, consumatasi nella villetta di Paupisi, che ha distrutto una famiglia e sconvolto tutto il Paese.
Solo pochi giorni fa, l’operaio trasferito nel carcere di Benevento sabato scorso dalla casa circondariale di Campobasso, è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia e si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il giudice ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare che era stata già emessa dal Tribunale di Campobasso.
Lo stesso avvocato difensore di Ocone, Gianni Santoro, non aveva escluso l’ipotesi della perizia psichiatrica per il suo assistito. «Potrebbe essere richiesta dalla difesa nella fase delle indagini preliminari» aveva commentato il legale.
«Ora Ocone si trova in sezione comune e condivide la cella con un altro soggetto. Dunque credo che il periodo di isolamento che ha contraddistinto la detenzione a Campobasso sia giunto al termine. Avendo un confronto con Salvatore Ocone – aveva chiosato l’avvocato Gianni Santoro il giorno dell’interrogatorio nel carcere di Benevento, confermando l’ipotesi della richiesta della perizia psichiatrica – ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un soggetto ancora completamente avulso e fuori dalla realtà».
Antonia, la figlia sopravvissuta alla strage di Paupisi, è ancora ricoverata al Neuromed di Pozzilli. Le sue condizioni rimangono gravi ma si intravedono segnali di miglioramento e di speranza.
«Apre gli occhi, in certi momenti riesce a riconoscere i componenti della famiglia che la vengono a trovare. Non è ancora cognitivamente ben valutabile, dunque non possiamo avere ancora un quadro completo. Si muove, è in grado di girasi nel letto, a testimonianza di una capacità di movimento conservata. Un percorso riabilitativo che sarà lungo, ma si potranno avere dei segnali positivi con il tempo», le notizie che nelle ultime ore sono arrivate dal reparto di Terapia Intensiva.


























