Le chiusure notturne dei serbatoi, seppur necessarie alla luce dei livelli delle sorgenti ormai sotto la soglia minima, stanno creando comprensibili disagi ai cittadini, ma a patire i danni maggiori sono le attività commerciali di Campobasso. Bar, pub e ristoranti da mesi fanno i conti con gravi perdite in termini di incassi. Restare senz’acqua dalle 23 significa necessariamente abbassare le saracinesche con largo anticipo rispetto agli orari canonici in cui queste attività lavorano (l’ordinanza comunale impone la chiusura alle 2 di notte, ndr). E se durante la settimana i ‘danni’ sono piuttosto contenuti, nel weekend, quando le strade del centro si riempiono soprattutto di sera, la situazione diventa insostenibile. L’amministrazione comunale, proprio per venire incontro alle esigenze dei titolari delle attività, ha chiesto a Grim e Molise Acque di posticipare la chiusura almeno il sabato, riuscendo a ‘strappare’ un’ora in più.
Ma il vero problema arriva adesso con le festività natalizie alle porte. Proprio su questo tema si sono confrontati i titolari di alcune attività del centro e gli amministratori di Palazzo San Giorgio, guidati dalla sindaca Marialuisa Forte e dall’assessore al Commercio Giose Trivisonno. All’incontro hanno partecipato anche vari consiglieri, tra cui Pino Ruta, Liberio Lopriore, Antonio Madonna. Un confronto chiarificatore in primo luogo sulla gestione della risorsa idrica, non più in capo al Comune che, come tutti, ‘subisce’ le decisioni in merito alle chiusure. Sul tavolo, però, la questione più dirimente è l’organizzazione di eventi per la settimana di Natale e Capodanno. La preoccupazione degli esercenti è legittima: chiudere i rubinetti alle 23, durante i giorni di festa, significa decretare la ‘morte’ di locali e ristoranti e dire addio a cenoni, serate musicali e veglioni. Parliamo del periodo dell’anno in cui Campobasso si rianima di più, con il rientro di studenti e lavoratori fuori sede, ma anche con tanti visitatori dei paesi limitrofi e di fuori regione. Del resto il cartellone degli eventi che il Comune sta allestendo nel centro è pensato proprio per dare ossigeno al commercio locale e creare opportunità per ristoranti e locali. ‘Invogliare’ i cittadini e i visitatori ad una passeggiata nel borgo, tra i mercatini, per poi proseguire magari con una cena, un aperitivo o una serata di musica. Una ‘consuetudine’ che potrebbe saltare, come già avvenuto durante l’era Covid con i vari lockdown, ma questa volta per l’emergenza idrica. Stesso discorso per i tradizionali cenoni e tombolate in famiglia. Insomma, una prospettiva catastrofica per il settore. La riunione con i titolari delle attività si è conclusa con un impegno, da parte dell’amministrazione comunale di una richiesta chiara nei confronti di Molise Acque, Grim e Regione: posticipare il più possibile gli orari di interruzione del flusso idrico almeno durante la settimana di Natale ed avere un calendario preciso degli orari di chiusura dei serbatoi del mese di dicembre, in modo da consentire ai locali di programmare eventuali eventi.
Il margine di manovra è però strettissimo e dipenderà dall’esito del tavolo sull’emergenza idrica in programma lunedì a Palazzo Vitale: difficile immaginare che, con i livelli attuali delle sorgenti, si possa ‘chiudere un occhio’ durante le festività rischiando di rimanere a secco negli orari diurni. Presumibilmente nel corso del vertice della Protezione civile tutti i sindaci del Molise saranno invitati ad operare le chiusure notturne, ma che questa misura straordinaria possa ‘salvare’ il Natale resta un’incognita. Intanto Palazzo San Giorgio ha aggiornato l’incontro con i titolari di bar e ristoranti per giovedì: in quella sede potrebbero arrivare notizie più certe.