«È sempre tempo di Resistenza». Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ad ottanta’anni dalla Liberazione, suonano come un monito da seguire oggi più che mai. Un monito che è stato raccolto anche a Campobasso dall’amministrazione comunale e dall’Anpi che hanno celebrato i caduti della Resistenza nelle consuete celebrazioni in piazza della Vittoria e lungo le ‘strade dei partigiani’. Tanti i cittadini che hanno seguito il corteo capeggiato dalla sindaca Forte, dal presidente del Consiglio Varra e dagli assessori Chierchia e Fraracci, accanto al presidente dell’Anpi Molise Tizzani.
«Il 25 Aprile non è una semplice festa. È la Festa della Liberazione – le parole della sindaca Marialuisa Forte il giorno in cui l’Italia spezzò le catene dell’oppressione e riconquistò la libertà. Dobbiamo avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome: se oggi siamo qui, è perché una parte del nostro Paese ha lottato, anche sacrificando la vita, per stare dalla parte giusta della storia.
Ottant’anni fa, la nostra Repubblica è nata dalla Resistenza antifascista, dall’impegno di chi ha combattuto per un’Italia libera, giusta e dignitosa. Il 25 Aprile non è una festa neutra: celebra la fine di un regime che negava i diritti e seminava terrore. Il fascismo non può essere ridotto a una semplice zavorra ideologica, ma riconosciuto per ciò che è stato: un sistema oppressivo, ripudiato dalla nostra Costituzione, che ha posto al centro i valori di libertà, giustizia e uguaglianza.
Oggi, più che mai, è necessario non silenziare la memoria e non annacquare la storia. Difendere il 25 Aprile significa difendere la democrazia, riconoscere il sacrificio di chi ha combattuto per i diritti che oggi diamo per scontati e riaffermare che la libertà va preservata, sempre. Nessuna deriva revisionista, nessun tentativo di neutralizzare il significato di questa giornata potrà cancellare la verità: l’Italia è libera perché ha scelto la Resistenza.
Da 80 anni abbiamo la libertà di pensare, di comunicare, di votare, di studiare, di amare. Il 25 Aprile è il fondamento della nostra Repubblica». Dopo l’apposizione di una corona al monumento dei caduti, il corteo ha proseguito in tutta la città donando fiori alle targhe che ricordano i “Martiri molisani per la libertà”, Nino Anagarano, Paolo Morettini, Mario Brusa Romagnoli, Cipriano Facchinetti, Andrea Barbato, Giovanni Porfirio e Mary Neiman, Giovanni Tucci che rappresenta i militari internati rifiutando il fascismo, il Prefetto Giovanni Palatucci e il Capitano dei Carabinieri Massimo Tosti, funzionari dello Stato che seppero scegliere la parte giusta salvando vite con grande coraggio.