Non è un semplice rimpasto di giunta, è un chiaro messaggio politico all’indirizzo di Pino Ruta: la crisi aperta quasi due settimane fa non ha portato all’epilogo sperato, tanto che né il centrodestra né i consiglieri del Cantiere civico hanno dato seguito alla mozione di sfiducia per tornare alle urne.
La conferenza stampa di ieri della sindaca Marialuisa Forte per la presentazione della nuova giunta ha il sapore della ‘rivincita’: nell’esecutivo sono infatti rientrati, con le medesime deleghe, Adele Fraracci (Cultura e Centro storico) e Angelo Marcheggiani (Sanità e diversabilità), gli assessori dimissionari che hanno però immediatamente abbandonato il Cantiere civico perché contrari alla strategia di Pino Ruta per un ritorno alle urne grazie alla sponda del centrodestra (che ha a sua volta declinato l’invito dell’avvocato, ndr). I pronostici sono stati invece rispettati per le altre due caselle: entrano in giunta anche Pina Panichella del Movimento 5 Stelle e Lello Bucci del Partito democratico. Entrambi conservano le stesse deleghe che la sindaca aveva affidato loro da consiglieri, rispettivamente Bilancio e Mobilità.
Fuori dai giochi l’ex vicesindaco Piero Colucci che, restando nel Cantiere civico, ha di fatto dichiarato di essere in minoranza ‘giocandosi’ il rientro come assessore esterno. «In questa breve interruzione – ha tenuto a precisare la sindaca Forte – non abbiamo mai smesso di lavorare come esecutivo. Ringrazio gli assessori Fraracci e Marcheggiani che hanno sempre lavorato sin dall’inizio del mandato, nonostante le divergenze iniziali, per il bene della città insieme al vicesindaco Colucci che però ha deciso di restare all’opposizione». Insomma una nuova giunta ad otto, con un componente in più rispetto a due settimane fa, per rilanciare l’azione amministrativa. E a chi le ricorda che in Consiglio la coalizione progressista è ora è di fatto in minoranza replica senza troppi patemi: «Non parliamo di numeri – dice – puntiamo sulla qualità delle nostre proposte che porteremo all’attenzione dell’Aula». Del resto anche nella seduta di mercoledì la squadra Forte ha potuto contare sui voti della Lega e di due consiglieri del Cantiere civico che «per senso delle istituzioni e rispetto del Consiglio» hanno dato l’ok alla delibera sulla composizione delle commissioni.
«Grazie anche a loro – ha sottolineato la sindaca – che hanno mostrato grande senso di responsabilità permettendo di riavviare il lavoro delle commissioni, organo fondamentale per il Consiglio». Insomma, un lieto fine – almeno fino al 16 luglio quando la sentenza del Tar potrebbe sparigliare di nuovo le carte – che non era così scontato. È evidente che la fuoriuscita dal Cantiere civico di Angelo Marcheggiani e Adele Fraracci ( e, secondo i rumors, anche la contrarietà alla mozione di sfiducia dei consiglieri De Iasio e Trivisonno) abbia rappresentato l’ago della bilancia dell’intricata partita, ridimensionando la portata della crisi.
Sia Fraracci che Marcheggiani hanno rimarcato le loro posizioni, già chiare ed evidenti all’indomani delle dimissioni: «Ho lasciato il Cantiere civico perché non avrei mai condiviso la mozione di sfiducia che ha portato ad un rapporto con De Benedittis e un’ala delle destra. Io avevo creduto nell’accordo e nel progetto civico e se mi sono candidata a 62 anni l’ho fatto per un percorso preciso, in un’area di centrosinistra. Nonostante abbia trovato interlocuzioni difficili, soprattutto all’inizio, con la coalizione progressista – ne è una prova il voto contrario alla delibera di De Marco, avvenuto senza diktat – le abbiamo superate perché vi è una priorità che è quella di fare gli interessi della comunità e non di certo le prospettive personali e politiche di qualcuno. Sia io che Marcheggiani abbiamo seguito l’etica della responsabilità».
Sulla stessa linea il ginecologo che ricostruisce tutti i passaggi della crisi: «Quando l’assessore Piero Colucci, che ha condotto la trattativa per le nomine Sea, ci ha informato che non era andata a buon fine ed ha annunciato le dimissioni, noi non potevamo fare diversamente e abbiamo lasciato gli incarichi politici. In quella stessa riunione il Cantiere civico ha iniziato a discutere del futuro prospettando l’ipotesi della sfiducia, delle dimissioni e dell’arrivo del commissario, io mi sono detto immediatamente contrario, lasciando il gruppo».
Le deleghe rimesse da Colucci, Lavori pubblici, Urbanistica nonché l’incarico di vicesindaco, verranno ridistribuite all’interno dell’esecutivo e ufficializzate martedì. In Consiglio, invece prenderanno il posto dei due nuovi assessori Valter Andreola per i 5 S e Nicola Messere per il partito democratico.
A margine della conferenza la sindaca ha indicato i prossimi interventi della giunta: l’ok al progetto esecutivo per il parco Sacrafone nell’ambito del programma Pinqua, mentre il 7 giugno sarà riaperta villa de Capoa. Pronta anche la delibera sui parcheggi con il ripristino delle due aree, quella centrale e quella più periferica.
madu