Miranda, parco eolico ‘fermo’ da dieci anni. Ma qualcosa si muove

Otto aerogeneratori di grande taglia, della potenza lorda di 3,3 Mwe, con un diametro massimo di 120 metri e un’altezza massima del mozzo di 116 metri, per una potenza totale netta di 26,4MWe.
Sono le caratteristiche principali dell’impianto eolico che ricade nel comune di Miranda e il cui cavidotto si articola lungo assi viari esistenti anche nei comuni di Pesche e Carpinone.
Gli aerogeneratori, invece, ricadranno solo su quello di Miranda.
Il provvedimento di compatibilità ambientale ha ricevuto il parere favorevole, contenuto nella determinazione numero 2281 del 4 maggio scorso. Il Dipartimento valorizzazione, ambiente della Giunta regionale, in pratica, preso atto delle sentenze – favorevoli all’azienda che intende realizzare il parco eolico – sul caso.
Si, perché, l’iter è stato avviato nel 2013 ma poi, nel 2016, quel parere oggi favorevole aveva tutt’altro tenore. Precisamente, con la delibera di giunta numero 504 del 2 novembre 2016, il governo regionale allora in carica aveva rilasciato giudizio di compatibilità ambientale sfavorevole relativamente al progetto per la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica da ubicarsi in località S.Andrino e Serra Iapietro nel comune di Miranda. Progetto proposto dalla società a responsabilità limitata Era Energia Rinnovabile Ambiente.
La società, a fronte di tale diniego, presentò ricorso. Il Tar Molise, con sentenza 3/2022, ha annullato quella delibera di giunta accogliendo, quindi, il ricorso della società e successivamente il Consiglio di Stato – con sentenza n. 438/2023 – ha confermato la decisione del Tar Molise intimando, di conseguenza, all’autorità amministrativa di provvedere alla conclusione del procedimento.
Le sentenze del giudice amministrativo hanno annullato la deliberazione di giunta regionale del 2016, lasciando inalterata la validità dell’istruttoria VIA, la valutazione di impatto ambientale, effettuata dall’Università del Salento nel settembre dello stesso anno, che concludeva con parere di compatibilità ambientale favorevole.
A gennaio, quindi, la società Era srl ha comunicato alla Regione Molise che, nell’area di impianto e nell’area limitrofa, non erano state rilevate variazioni del contesto ambientale e naturalistico.
Il mese dopo, il Servizio Tutela e Valutazioni Ambientali, ha inoltrato la stessa dichiarazione all’ Arpa Molise, chiedendo un riscontro in merito alle dichiarazioni della società che dovrebbe realizzare l’impianto eolico.
E le delucidazioni dell’Arpa sono arrivate il 4 maggio scorso. Giorno in cui la Regione ha espresso il favorevole provvedimento di compatibilità ambientale.
Specificatamente, nella relazione dell’Arpa allegata alla determinazione, sono tre le tematiche sulle quali l’agenzia per la protezione ambientale del Molise si sofferma e riguardano gli ambiti Geologia e Acque Sotterranee, Terre e Rocce da Scavo e Rifiuti.
E in questi tre ambiti, si individuano, per l’Arpa «eventuali prescrizioni che la ditta dovrà ottemperare in fase di progettazione esecutiva prima dell’avvio della fase di cantiere. Qualora tali misure vengano accolte e formalizzate quali prescrizioni, la ditta potrà concordare (con l’Arpa, ndr) ulteriori aspetti di dettaglio e/o operativi necessari all’ottemperanza delle stesse, soprattutto per quanto attiene alle attività di monitoraggio».
Il che significa che se il progetto esecutivo andrà in porto, e se le osservazioni dell’Arpa saranno accolte e formalizzate, la ditta dovrà ottemperare ad uno specifico monitoraggio.
Il parere favorevole rilasciato con la determina del 4 maggio – come si legge nell’atto – «non sostituisce autorizzazioni, pareri, atti di assenso autorizzazioni, nulla osta, provvedimenti motivati, pareri e quant’altro relativo a vincoli e/o autorizzazioni da parte degli Enti preposti e strutture Regionali competenti in materia, non espressamente contemplate nella istruttoria tecnica dell’Arpa Molise».
E il provvedimento di compatibilità ambientale, si legge ancora, non costituisce, in alcun modo, titolo per la realizzazione dell’intervento.

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