Ieri pomeriggio, il fiume di fango e acqua si è abbattuto anche sulla Fresilia, nel tratto compreso tra il bivio di San Pietro in valle, frazione di Frosolone, e Casalciprano. L’acqua ha invaso la sede stradale e, come le immagini testimoniano, in alcuni tratti si sono verificati dei veri e propri smottamenti franosi. Su quel tratto della Fresilia, è stato tempestivo l’intervento della Provincia, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri mentre il comune di Casalciprano ha messo a disposizione mezzi meccanici.
Ripristinato, non appena garantite le indispensabili condizioni di sicurezza, il transito sulla Statale 17 ma nel giorno dopo la tempesta, è ancora ben visibile la devastazione lasciata dalla bomba d’acqua caduta mercoledì, nel tardo pomeriggio, sull’hinterland isernino.
Macchiagodena e Cantalupo, invece, le zone più colpite dal violento acquazzone che si è abbattuto sull’hinterland isernino mercoledì e che ha provocato lo straripamento del torrente Rio che da Santa Maria del Molise poi scende a valle ed è uno dei principali affluenti del Biferno.
Tracimato in più punti ma anche a causa dei residui di vegetazione che purtroppo sono diventati un ostacolo allo scorrere naturale delle acque. Ed è proprio all’altezza del bivio di Cantalupo che la situazione si è fatta nel giro di qualche minuto assolutamente pericolosa: acqua e fango hanno invaso la sede stradale, un lungo fiume marrone che ha presto allagato la sede stradale. Auto in panne, con il livello dell’acqua che saliva pericolosamente, e automobilisti presi alla sprovvista dagli allagamenti che nel giro di poco hanno reso le strade impraticabili.
Stesso scenario anche a Macchiagodena e nelle contrade del paese: l’acqua ha di colpo invaso magazzini e abitazioni, è stato necessario il tempestivo intervento dei residenti delle case maggiormente colpite che si sono armati di spazzoloni e ramazze per liberare le zone abitate dal fango. Con l’ausilio di mezzi meccanici, si è provveduto – subito dopo l’acquazzone – a rimuovere pietre e vegetazione dalle aree dove il normale deflusso era stato ostacolato proprio dall’accumularsi dei detriti, conseguente alla violenza con la quale la pioggia è venuta giù e alla piena del fiume. Increduli gli agricoltori della zona, che hanno dichiarato ai microfoni di Teleregione di non avere memoria diretta di episodi simili. Tanti gli interventi dei Vigili del fuoco che hanno operato in alcuni casi anche con l’aiuto delle idrovore.
Desolante, come detto, lo scenario che si è parato di fronte agli agricoltori: terreni completamente allagati, con notevoli danni alle colture. Il raccolto di fieno, che avrebbe iniziare, al momento sembra compromesso. E anche le piantumazioni delle coltivazioni di stagione, come il mais, sembra impossibile con i terreni che sono solo fanghiglia.
L’acquazzone che si è abbattuto con violenza sulla zona ha creato non pochi disagi anche agli automobilisti che in quei minuti stavano percorrendo la Statale 17: da Cantalupo al bivio di San Massimo, in più punti, la sede stradale è risultata quasi impraticabile a causa degli allagamenti e della contestuale presenza di fango e detriti.
La Protezione Civile del Molise ha emanato un avviso di allerta gialla per il rischio di temporali di forte intensità anche per la giornata odierna specificando, tra gli scenari di evento e danni previsti, quelli alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa delle forti raffiche di vento, la rottura di rami, la caduta di alberi e l’abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e distribuzione di servizi, in particolare telefonia e elettricità. Danni possibili anche alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate.

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