Le pareti della galleria di Macchia d’Isernia, lungo la Statale 85 Venafrana, conservano ancora l’eco di quello scontro frontale che ha strappato alla vita Alessandra Casilli, professoressa di 54 anni originaria della provincia di Roma. Una tragedia che ha lasciato una ferita profonda non solo tra i familiari e la comunità scolastica del Liceo “Lorenzo Rocci” di Fara Sabina, dove insegnava, ma in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla.
Alessandra aveva appena concluso quella che sperava fosse l’ultima tappa di un percorso professionale importante: la prova orale del concorso docenti. Un momento che avrebbe dovuto rappresentare un nuovo inizio, una conferma delle sue competenze pedagogiche acquisite in anni di dedizione all’insegnamento. Invece, il viaggio di ritorno verso casa, nella provincia di Roma, si è trasformato in un appuntamento col destino purtroppo fatale.
La dinamica dell’incidente, ancora al vaglio degli inquirenti, racconta di uno scontro frontale avvenuto nella tarda mattinata all’interno della galleria. La Volkswagen Polo condotta dalla professoressa si è scontrata con un furgone che procedeva in direzione opposta. L’impatto non ha lasciato scampo alla donna, mentre il conducente del mezzo pesante, un 37enne, è stato trasportato all’ospedale Veneziale di Isernia con un politrauma.
La Statale 85 si è nuovamente confermata teatro di una tragedia. Gli automobilisti che hanno assistito alla scena hanno immediatamente allertato i soccorsi, ma quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto, per la 54enne non c’era più nulla da fare. I Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Isernia hanno dovuto faticare per estrarre il corpo della vittima dall’abitacolo deformato della Polo, mentre i Carabinieri avviavano i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro.
I due mezzi, come raccontato nei giorni scorsi, sono stati posti sotto sequestro per le indagini del caso, e sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia.
«Alessandra è stata un’insegnante e una collega generosa, sempre disponibile, capace di unire competenza e sensibilità, passione e umanità» – sono le parole con cui il Liceo “Lorenzo Rocci” ha voluto ricordare la professoressa, parole che restituiscono il ritratto di una donna che aveva fatto dell’educazione la sua missione di vita.
Con grande dolore, il Liceo Rocci ha salutato sui social la prof.ssa Casilli: «Il suo modo di stare in classe, il legame autentico con gli studenti e le studentesse e la cura nei confronti di ogni singola persona hanno lasciato un’impronta indelebile nella nostra scuola. Il suo sorriso, la sua forza gentile e il suo esempio ci accompagneranno ancora. Ci stringiamo con affetto alla sua famiglia, condividendo il dolore e custodendo il ricordo di tutto ciò che ci ha donato. Tutta la comunità scolastica le sarà sempre riconoscente» – hanno scritto dalla scuola.
Intanto, il tragico incidente di Macchia d’Isernia riaccende i riflettori su una problematica che affligge da tempo il territorio molisano: la sicurezza stradale lungo arterie di grande percorrenza come la Statale 85. Non è la prima volta che questa strada si macchia di sangue, e ogni volta ci si interroga: cosa si può fare, e come, per evitare il ripetersi di simili tragedie?
Mentre le indagini proseguono per fare piena luce sulla dinamica dell’incidente, resta il vuoto incolmabile lasciato da una donna che, come ricordano i suoi studenti e colleghi, sapeva trasformare la complessità dello studio nella semplicità di un sorriso gentile e di una parola di incoraggiamento.