L’area protetta più importante d’Italia, il ‘Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise’, ha un nuovo direttore: è Luciano Sammarone, colonnello dei Carabinieri Forestali e comandante dell’Ufficio Territoriale Carabinieri per la Biodiversità di Castel di Sangro.
Laureato in Scienze Forestali con lode all’Università degli Studi di Firenze, il colonnello 54enne ha ricoperto in carriera numerosi incarichi. Su tutti il ruolo di comando presso il Corpo Forestale dello Stato di Isernia, dove è molto conosciuto e stimato per le diverse operazioni brillantemente condotte come la repressione del bracconaggio sul territorio, la lotta alla sottrazione di verdello tra le montagne di Monteroduni e Gallo Matese, l’arresto del piromane di Pozzilli nel 2014, il contrasto alle esche avvelenate contro gli animali domestici in tutta la provincia pentra.
Il colonnello Sammarone è stato anche componente del tavolo tecnico Patom della Regione Molise, capo del coordinamento territoriale per l’ambiente per il Pnalm, e responsabile nazionale nell’ambito del progetto Life Arctos, del coordinamento delle squadre addette alla gestione delle emergenze. Sammarone prende il posto di Renato Di Cola che ha sostituito per tre mesi il direttore uscente Dario Febbo.
Il colonnello molisano prenderà servizio presso il Parco entro l’autunno, con un periodo di aspettativa dai Carabinieri forestali.
Peraltro nei giorni scorsi l’ex rettore dell’Unimol, Giovanni Cannata, era stato indicato dal governatore abruzzese quale presidente del Parco.

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