Ospite per la prima volta della trasmissione di Teleregione «Fuoco incrociato», il sindaco Piero Castrataro ha raccontato alla collega Rita Iacobucci i primi sei mesi da inquilino di Palazzo San Francesco. Non senza entrare nel campo, ormai prossimo, delle elezioni che fra un anno esatto chiameranno i molisani alle urne. Una lunga chiacchierata che ha toccato gli ambiti più disparati evidenziando alcuni punti fermi che sono i pilastri dell’amministrazione cittadina espressione del campo largo. E già, perché forse l’amministrazione Castrataro è il primo esempio vero di quello schieramento al quale il centrosinistra e i pentastellati lavorano nei palazzi romani. Sostenuto dal Pd, dal Movimento 5 Stelle, da forze civiche, dalla sinistra, il giovane sindaco quel campo largo lo ha costruito, lo ha fatto convergere sulla propria persona e lo ha portato al governo cittadino. La prima notizia – anche se non ha mai fatto pensare il contrario -, è che Castrataro non sarà giocatore titolare della squadra, quindi ufficialmente in campo alle Regionali da protagonista. Lo ha chiarito senza alcun dubbio ieri sera: il giovane ingegnere vuole continuare a fare il sindaco di Isernia, avvertendo forte la responsabilità di questo ruolo. Ma di certo non sarà solo sugli spalti a fare il tifo…
«Voglio dare una mano ad individuare la linea di sviluppo chiara per la regione, che non si fermi ai prossimi cinque anni – ha detto ieri sera a Teleregione -, voglio alzare il livello della discussione, anzi: non ci fermiamo ai nomi, andiamo in fondo a quello che vogliamo fare per questa terra. Rimbocchiamoci le maniche, adesso abbiamo anche i fondi. Quindi, pochi progetti ma chiari, condivisi con le parti sociali, con l’associazionismo. Sosteniamo la crescita demografica, dobbiamo invertire il trend. Temi difficili, certo, soluzioni ugualmente non facili ma se non ci dividiamo, in questo eventuale campo largo, la sfida si può vincere».
Accelera Castrataro e, quando si parla di sanità, uno degli altri temi toccati sapientemente dalla collega Iacobucci aggiunge e chiarisce, sempre rispetto al perimetro politico di quello schieramento con il quale vuole confrontarsi, al quale vuole partecipare da cittadino, da sindaco di una città che lo ha già sperimentato concretamente.
«Bisogna giudicare le cose dai fatti, la sanità non funziona – spiega -: dobbiamo riconoscere che tagliare continuamente il pubblico non ha funzionato. Mentre da una parte si tagliava, venivano aumentati i posti letto disponibilità con la sanità convenzionata. Ecco cosa si fa e non si dice, purtroppo: non facciamo funzionare il pubblico, quindi entra in deficit, quindi tagliamo e quindi diventa ancor più complicato farla funzionare. Io credo che occorra trovare un equilibrio anche con la sanità convenzionata: non è un problema se c’è e funziona, diventa un problema se una parte cospicua delle risorse della regione però viene destinata a questo. Diventa ancor di più un problema se quella sanità convenzionata esprime esponenti politici a livello regionale, nazionale ed europeo. Un evidente conflitto d’interessi che ormai va avanti da 20 anni. Hanno accusato anche me, in campagna elettorale, perché avrei potuto portare i miei interessi sulle energie rinnovabili in ambito pubblico. Non ho mai lavorato con amministrazioni pubbliche, non lo farò mai. Ma c’è chi ha continuato, nella sanità convenzionata, ad avere cariche politiche e al tempo stesso ad essere un fornitore di servizi in sanità. Un atteggiamento che ha portato al disastro attuale. Con un conflitto così evidente, risulta difficile fare le scelte più razionali e soprattutto che vadano incontro ai cittadini. Vedremo se alle prossime Regionali ci sarà la forza e la voglia di ristabilire ciò che è giusto. Dove ci sono conflitti – chiarisce Castrataro – non possiamo accettare candidature di un determinato tipo, anche vicine a determinate realtà. La sanità è problema enorme, chi la deve gestire non deve essere implicato in eventuali forniture di servizi».
Insomma, come si dice in gergo, tanta – anzi tantissima – carne a cuocere. I temi locali, poi. Il caso Veneziale, nonostante le rassicurazioni del commissario Toma che ha partecipato al Consiglio comunale monotematico. I tre reparti pilastro che devono essere potenziati: Pronto soccorso. Cardiologia, con l’emodinamica. La Neurologia per le malattie tempo-dipendenti. Ma anche i temi quotidiani come il caro bollette. Castrataro ha anticipato a Teleregione la pubblicazione a brevissimo di un bando con fondi che derivano dall’ambito sociale territoriale.
E poi la novità del reddito energetico, sull’esempio di altre regioni che stanno procedendo in tal senso: il Comune investe in impianti da fonti energetiche i cui proventi andranno a diminuire le bollette e, attraverso la costituzione di un fondo di rotazione, si creeranno altri impianti che aiuteranno altre famiglie.
Uno sguardo spinto al sociale quello della Giunta Castrataro, che è al lavoro per la risoluzione dell’emergenza abitativa. Ma anche e soprattutto è impegnato nel rimettere a posto i conti. Cosa che è avvenuta, come ha spiegato il sindaco ieri sera, annunciando che il Comune non è più ente finanziariamente deficitario.
E poi le tante occasioni derivanti dal Pnrr al quale il Comune non ha mai smesso di guardare, il polo tecnologico che nascerà all’Auditorium che grazie ai fondi del Cis sarà completato, i tanti problemi – come quello del cimitero, delle scuole, degli impianti sportivi – che piano piano, con tanta attenzione, sono stati affrontati e saranno risolti. Anche con il contributo della città. A breve infatti partiranno degli incontri mensili attraverso i quali l’amministrazione spiegherà alla cittadinanza quanto sta facendo e recepirà istanze di cui magari non è a conoscenza. E alla domanda, fatidica, ma chi te lo ha fatto fare, la risposta è semplice.
«Sono ancora più convinto della scelta, fare il sindaco è faticoso per alcune cose che non mi aspettavo ma al tempo stesso è una esperienza incredibile. É un onore essere il primo cittadino di Isernia, sento il peso della responsabilità e la voglia di fare per la mia città».
ppm

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.