Un calvario giudiziario, che è costato una condanna in primo grado a due anni e 6 mesi di reclusione e che, giovedì scorso, si è concluso con l’assoluzione in Corte d’Appello.
Difeso fin dall’immediatezza dall’avvocato Danilo Leva, che ha seguito l’intero iter procedimentale e giudiziario, l’uomo – un 62enne che viveva in un paesino della provincia di Campobasso – era stato accusato del reato di violenza sessuale da tre ragazzine, all’epoca dei fatti tutte minorenni e sue vicine di casa.
In primo grado, il 62enne è stato condannato per i fatti contestati dalla Procura di Larino e relativi ad una sola delle tre presunte vittime. Assolto, invece, per gli addebiti contestati e relativi alle altre due minorenni.
Le ragazzine raccontarono, nel corso di un incidente probatorio, di essere state vittime delle attenzioni dell’uomo e di essersi confidate con i genitori che poi hanno deciso di denunciarlo. Nel corso del processo di primo grado, caddero le accuse relativamente agli episodi contestati – e che secondo la Procura frentana si sarebbero svolti tra l’estate del 2016 e quella del 2018 – ai danni di due delle tre vittime.
E così l’uomo, come detto, fu condannato a due anni e 6 mesi di reclusione a metà giugno del 2021: ristretto ai domiciliari per sei mesi, si è sempre proclamato innocente e giovedì scorso, in Appello, è stata dimostrata l’estraneità ai fatti ed è arrivata l’assoluzione anche per gli episodi contestati ai danni della terza minore.
Una vicenda che ha ovviamente scosso profondamente l’uomo, definito ‘orco’: le motivazioni della sentenza di appello saranno rese note entro 30 giorni.

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