Sette ginecologi sulla carta, due in servizio. La carenza d’organico nei reparti della sanità pubblica si manifesta anche quando i numeri teorici non la contemplerebbero. Tuttavia, dalla teoria alla pratica, la corsia resta vuota, con un medico al mattino e uno al pomeriggio. Perché succede? Beh, ci sono le contingenze, come nel caso di specie del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Timoteo di Termoli, sempre in attesa di rinforzi, sia ben chiaro. Dei cinque che mancavano ieri all’appello, uno è esonerato da alcuni incarichi per motivi di salute, tre sono infortunati o indisponibili per varie questioni, infine l’ultimo fuori per attività congressuale. Alla fine della fiera, nell’impossibilità di garantire una adeguata copertura, l’Uoc, già nel mirino della struttura commissariale e del tavolo tecnico, vede ormai quasi quotidianamente le interlocuzioni dell’Asrem per sopperire alle mancanze e ai vuoti di personale. Com’è avvenuto ieri mattina, quando sono state dimesse due donne, che hanno preferito tornare a casa, piuttosto che essere trasferite altrove e questo è il leitmotiv di chi vuole restare al San Timoteo, o meglio che vuole che il Punto nascita non chiuda. Vedremo se nelle prossime ore ci saranno delle novità sugli eventuali nuovi ricoveri o meno, come avvenuto per pazienti considerate a rischio nei mesi scorsi. La coperta è sempre troppo corta. Obiettivo sempre quello, reperire medici al fine di evitare la sospensione dei ricoveri ostetrici nel reparto del San Timoteo per la carenza di ginecologi turnisti. Infatti per la presenza di limitazioni, maternità, malattie e l’inizio delle ferie estive, irrinunciabili per contratto, già un mese fa si erano ridotti a 2 i medici che possono effettuare i turni notturni, insufficienti quindi a garantire l’assistenza h 24 alle gestanti e alle puerpere. Vennero chiesti ulteriori sacrifici ai medici di Termoli e sono stati coinvolti i ginecologi di Campobasso per scongiurare la chiusura, in attesa di una soluzione strutturale che si aspetta da troppo tempo e che passa attraverso il reperimento di unità tramite avvisi pubblici a tempo determinato e concorsi per assunzione a tempo indeterminato, visto che l’ultimo concorso per 9 ginecologi di cui 3 da assegnare a Termoli ha visto la sola riconferma di una ginecologa già presente con contratto a tempo determinato.

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