Una tregua durata davvero poco quella siglata nel gennaio scorso, dopo la prima giornata di sciopero, allo stabilimento Novaltis di Termoli (ex Del Giudice). Come già avvenuto anche a marzo, terza manifestazione in pochi mesi, in via Giulio Pastore. I lavoratori, rappresentati dalle sigle sindacali Fai-Cisl Abruzzo-Molise, Flai-Cgil Molise e Uila-Uil, hanno proclamato uno sciopero a oltranza a partire da ieri, motivato dal mancato pagamento delle retribuzioni di dicembre 2024 e febbraio 2025. La protesta, che ha coinvolto un’ampia percentuale di dipendenti, è stata animata con un sit-in presso lo stabilimento industriale di Termoli, situato in Via Giulio Pastore. I lavoratori hanno organizzato un presidio davanti all’ingresso dello stabilimento, dalle ore 9 alle 14, con l’intenzione di proseguire nei giorni successivi qualora le problematiche non vengano risolte. Situazioni simili si sono verificate in passato, con scioperi che hanno visto una forte adesione da parte dei lavoratori. Le richieste principali rimangono il pagamento immediato delle mensilità arretrate e il rispetto dei termini contrattuali per il pagamento degli stipendi futuri. La dirigenza della Novaltis S.R.L. aveva espresso la volontà di avviare un dialogo con i rappresentanti sindacali, calendarizzando anche il pagamento delle mensilità pregresse, tuttavia il crono-programma non verrebbe rispettato. Ma non si è fatta attendere la replica aziendale, con la società che ha esternato stupore per questo braccio di ferro che prosegue. «Novaltis S.r.l. comunica con profondo stupore e rammarico di aver appreso un inatteso atteggiamento da parte delle organizzazioni sindacali, in netto contrasto con le rassicurazioni fornite in data 9 aprile 2025 durante l’incontro successivo all’assemblea sindacale con i lavoratori.
L’azienda, che ha sempre dimostrato apertura al dialogo e collaborazione costruttiva, ricorda l’accordo raggiunto in data 23 gennaio 2025 per il pagamento dilazionato della mensilità di dicembre 2024, accettando le richieste delle rappresentanze sindacali al fine di tutelare i dipendenti. In quell’occasione, le organizzazioni sindacali avevano sospeso la procedura di sciopero in essere, revocando definitivamente anche lo stato di agitazione in data 27 febbraio 2025.
Nonostante l’impegno profuso dall’azienda nel rispettare il pagamento delle rate stabilite, l’attuale sviluppo degli eventi desta seria preoccupazione e appare come un atteggiamento inspiegabile e potenzialmente dannoso per la stabilità aziendale e per il futuro dei lavoratori stessi.
Si precisa, inoltre, che la notizia riportata da alcuni organi di stampa, che motivano l’azione sindacale con il mancato pagamento della mensilità di febbraio, è completamente priva di fondamento, in quanto tutti i lavoratori hanno regolarmente percepito quanto dovuto. Novaltis S.r.l. ribadisce il proprio impegno a mantenere aperto un canale di comunicazione con le parti sociali, auspicando un rapido ritorno ad un clima di collaborazione e rispetto reciproco».

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