Nel dibattito in corso sull’inquinamento nella Piana di Venafro – riacceso dopo la pubblicazione della risposta del ministro dell’Ambiente Sergio Costa all’interrogazione di Rosalba Testamento, che poi ne ha presentata una seconda – è intervenuto il sindaco Alfredo Ricci.
Il primo cittadino ha fatto sapere di non essere sorpreso «del dibattito e delle polemiche di questi giorni: se il Ministero dell’Ambiente – ha messo il “carico” – avesse tenuto davvero al nostro territorio avrebbe potuto in ogni momento sospendere l’autorizzazione alla realizzazione della turbogas di Presenzano, come era stato richiesto dai sindaci del territorio, sia dell’alto Casertano che del Venafrano, nonché dalle associazioni e dai comitati».
Per Ricci, insomma, «le parole se le porta il vento, ma gli atti restano: da un lato abbiamo la risposta ad una interrogazione e dall’altro un video su Facebook (con riferimento al ministro Costa che, a seguito dell’articolo di Primo Piano Molise, parla di «aggressione ambientale» ai danni della Piana, ndr)».
Ma, prosegue il sindaco, «ciò mi interessa solo da un punto di vista di cronistoria. Queste discussioni non cambiano l’ordine delle priorità, per noi come amministrazione comunale il tema ambientale resta centrale, e mi riferisco all’inquinamento atmosferico, allo studio epidemiologico, al monitoraggio speciale che stiamo sollecitando e che l’Arpa Molise sta portando avanti come si era impegnato a fare il governatore Toma a gennaio».
In merito poi alla battaglia in generale e allo studio epidemiologico, Ricci si schermisce e assicura che «non c’è bisogno di dare paternità a nessuno. Non ho l’obiettivo di mettere al bavero della giacca la spilletta di primogenitura… Sono contento che tutti, o quasi tutti, vogliano impegnarsi su questo tema; non mi interessa il colore politico, questa battaglia deve unire tutto il territorio».
Quindi, «se c’è una collaborazione da parte di tutti i soggetti istituzionali, ben venga. Ovviamente la collaborazione poi deve concretizzarsi in atti, ciascuno per il ruolo che svolge, e non soltanto in dirette Facebook…».
Il sindaco spezza poi una lancia in favore della Regione, a cui Costa si era rivolto pregandola di intervenire: «Rispetto agli anni passati, la Regione la sua parte la sta facendo, anche sollecitata spesso e volentieri dall’amministrazione comunale».
Alfredo Ricci non dimentica inoltre un altro problema che attanaglia Venafro, il rischio inquinamento del torrente Rava: «Tra le prossime sfide – garantisce – c’è la schiuma nel Rava, sui cui evidentemente dobbiamo fare un pò di chiarezza e, se serve, anche qualche azione più eclatante».
Poi l’accento sul fatto che «c’è il discorso traffico, anche se voglio ricordare che probabilmente il problema vero non sta lì. Gli sforamenti ci sono stati anche con traffico praticamente nullo per via del lockdown». Sia come sia, Ricci conclude augurandosi «che si realizzino degli obiettivi comuni e che le parole siano concretizzate, attraverso un intervento anche del Ministero dell’Ambiente. Noi un annetto fa abbiamo tenuto una riunione, presso il dicastero, con la segreteria tecnica del ministro grazie all’impegno della deputata Testamento. Però vorremmo che a quella riunione e ai video su Facebook poi seguano i fatti. Ognuno può giocare la sua parte, senza fare lo scaricabarile e senza dire è colpa dell’altro. Se tutti ci crediamo, come pare, ognuno deve fare il proprio dovere e raggiungere l’obiettivo comune che non ha colore politico ma è il colore dei cittadini…».

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