Il decreto Sud è diventato legge. Non tutti i suoi contenuti sono risolutivi, nota la segretaria Uil Tecla Boccardo, ma per il Molise c’è la grande opportunità da cogliere della Zes.
Bene anche gli incentivi per l’autoimprenditorialità giovanile, come pure la norma per lo sviluppo e la valorizzazione dei beni abbandonati i 40 milioni di euro per la ricollocazione dei lavoratori espulsi dai processi produttivi, l’estensione temporale – altri 12 mesi – degli ammortizzatori nelle aree di crisi industriale complessa (che vale per la Gam).
Quanto alle Zes, giudizio positivo di Boccardo sulla possibilità di creare Zes interregionali in forma associativa. «Bisognerà vedere ora come questo percorso si concretizzerà in occasione della predisposizione del decreto che fisserà le modalità specifiche di istituzione. In quel contesto chiederemo ancora di intervenire sul nodo della governance: non si possono escludere i sindaci dei territori coinvolti ed è fondamentale il coinvolgimento delle parti economiche e sociali». Nota dolente, però, il fatto che «mentre la Campania è già bella che pronta per partire e la Calabria ha già progetti in fase avanzata, da noi si balbetta. Abbiamo assistito al solito balletto: l’area di Termoli è ricompresa di sicuro, no forse no, cioè sì purché il progetto sia a cavallo fra il Molise e l’Abruzzo, forse anche le aree interne, poi vediamo. Serve ben altra capacità progettuale, occorre uno sguardo lungo ed un’idea forte per lo sviluppo della nostra regione, non ci si può solo affidare all’azione, pur meritoria, di qualche nostro parlamentare per far passare un emendamento o tentare di aprire qualche pertugio nelle maglie della legge nazionale. È il momento di pensare in grande, progettare, far sentire a Roma che anche il Molise è pronto per sollecitare il riconoscimento di una o più Zes sul proprio territorio. Lì saranno agevolate, anche fiscalmente, le aziende che vi si istallano o si rafforzano e assicurano economia e occupazione, investimenti e iniziative imprenditoriali».

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