C’è attesa per la decisione del Tar Molise sul ricorso elettorale presentato da Donato Campolieti e Domenico Di Baggio, i candidati più votati delle liste di centrosinistra alle regionali Alleanza Verdi Sinistra (che ha preso il 4,72%) e Progresso Molise (che ha totalizzato il 4,19%). Chiedono la pronuncia della Corte costituzionale sull’innalzamento della soglia di sbarramento al 5%. Originariamente era fissata al 3%, senza la decisione del Consiglio regionale intervenuta nel 2022, Campolieti e Di Baggio sarebbero stati eletti al posto di Angelo Primiani (5s) e Alessandra Salvatore (Pd).
Ieri si è svolta la discussione in udienza pubblica davanti al collegio del Tribunale amministrativo di Campobasso. L’avvocato Vincenzo Iacovino ha spiegato perché la soglia al 5%, in un sistema elettorale che stabilisce già che è necessario che una coalizione raggiunga l’8% per mandare propri rappresentanti a Palazzo D’Aimmo, comprime il principio di rappresentatività democratica.
Per Primiani ha tratto le sue conclusioni il difensore Giacomo Papa, che invece ha respinto la tesi dei ricorrenti e fra gli altri precedenti ha evidenziato, anche a margine dell’udienza, una recente pronuncia della Consulta sullo sbarramento al 5% previsto dalla legge elettorale della Regione Sicilia (la Corte ne ha dichiarato la legittimità). La consigliera dem Salvatore, che ha una posizione analoga, è stata rappresentata nel giudizio dalle avvocatesse Luciana Spina e Arcangela Iamiceli.
L’azione giudiziaria di Donato Campolieti (ex direttore regionale della Cia) e di Domenico Di Baggio (assessore comunale a Isernia) non mira a sovvertire il risultato delle regionali di fine giugno, ma a ridefinire la composizione dell’Aula rispetto alla componente di minoranza.
Il verdetto del Tar nelle prossime ore.

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