È Maria Spadafora la nuova Garante regionale dei diritti della persona. È stata nominata dal presidente del Consiglio Quintino Pallante che ha utilizzato i poteri sostitutivi a lui assegnati dalla legge quadro quando l’Assise non proceda alle designazioni nei termini previsti.
Il decreto mette fine così a una vacatio iniziata quando il Tar e poi il Consiglio di Stato hanno annullato la nomina della ex consigliera regionale Paola Matteo.
Spadafora, si legge nel provvedimento firmato da Pallante, è dotata di «competenza ed esperienza giuridico amministrativa maturata nella materia della mediazione familiare e penale, nonché in problematiche minorili ed i relativi abusi attraverso la partecipazione a più eventi formativi ed in possesso di un certificato quale Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale».
La legge regionale 17 del 2015 prevede che spetta al Garante: garantire in ambito regionale i diritti delle persone fisiche e giuridiche verso le pubbliche amministrazioni e nei confronti di gestori di servizi pubblici, attraverso un’azione non giurisdizionale di promozione, di protezione e di mediazione; tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso azioni di sensibilizzazione, protezione, orientamento e sostegno; promuovere, proteggere e facilitare il perseguimento dei diritti delle persone private della libertà personale. Il Garante, inoltre, è organo monocratico e svolge le funzioni attribuitegli in piena autonomia e indipendenza di giudizio e valutazione. Non è soggetto ad alcuna forma di dipendenza gerarchica o funzionale. La durata dell’incarico è di un anno dal giuramento in Consiglio regionale, che avverrà nella prossima seduta dell’Assise.

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