Nelle prime, brevi, dichiarazioni da rettore Unimol in carica il professor Giuseppe Peter Vanoli ha scelto di ribadire e valorizzare un concetto che rappresenta anche in qualche modo lo spirito di fondo del suo programma elettorale: insieme.
“La rotta da seguire” è il titolo che ha dato qualche mese fa al documento l’allora candidato per la successione di Luca Brunese al vertice dell’ateneo. Spiegando che la intende come «percorso chiaro, che può essere intrapreso solo con l’impegno e la collaborazione di tutti. Come l’equipaggio di una nave, ciascuno ricopre un ruolo fondamentale per garantire il successo della traversata. Per progredire, consolidare i risultati ottenuti e migliorarsi costantemente, occorre la tenacia del perseverare». Linea di condotta suggellata dalla scelta del motto della Amerigo Vespucci – Non chi comincia ma quel che persevera – come augurio alla comunità accademica, che poi lo ha scelto con un risultato che ha sorpreso anche i suoi più accaniti tifosi soprattutto nell’affluenza (95% e il consenso è stato nel merito bulgaro), essendo Vanoli candidato unico.
Da ieri alla guida del rettorato di via de Sanctis c’è, dunque, il prof di Fisica tecnica arrivato qualche anno fa da UniSannio e diventato subito figura centrale nella governance dell’ateneo che ha affiancato Brunese. Eletto il 9 aprile scorso, il decreto formale di nomina firmato dalla ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, è arrivato lo scorso 8 maggio. Il mandato di sei anni scadrà il 23 maggio 2031.
«È un grande onore poter servire l’Ateneo in questa funzione – ha dichiarato il rettore Vanoli – Lavoreremo insieme, con spirito di collegialità, per una Università sempre più aperta, inclusiva, al servizio del territorio e protagonista dello sviluppo culturale e sociale del Molise, del Paese e capace di formare e preparare i giovani ad affrontare le sfide del presente e del futuro, a livello nazionale e internazionale».

r.i.

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