Nel 2065 il Sud Italia avrà cinque milioni di abitanti in meno. Prima di essere risolta, allora, la questione meridionale diventerà una ‘questione’ di assistenza a una popolazione sempre più anziana e che non lavora. Lo tsunami demografico che imperversa da qualche anno sul Paese e in particolare sul Mezzogiorno, secondo il presidente della Svimez Adriano Giannola, è il risultato di vent’anni di modello sbagliato. Colpito in pieno, il Molise.

L’articolo completo è disponibile sull’edizione di Primo Piano Molise oggi in edicola.

Un Commento

  1. E ci voleva uno studioso si scienze sociali ed economiche come il Dr. Giannola per certificare che il disastro ha radici lontane??
    In questa regione (Molise) sono 40 anni che tutto è fermo …. le strade sempre le stesse, i treni sempre quelli (anzi peggiori), Campitello Matese, Altilia ….. sempre uguale (anzi peggiori), industrie che vanno via o che sono state fatte chiudere per scelte sbagliate (GAM, ITTIERRE, Zuccherificio).
    Quello che sta succedendo è la conseguenza di una mancanza di visione strategica (da parte di chi decidetelo voi…) sullo sviluppo di questa terra, bellissima ma abbandonata a se stessa (spesso da parte degli stessi molisani), cha ha radici lontane e profonde.
    Io comunque resisto e c’è la metterò tutta …

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