Scende l’incidenza settimanale, da 1.823 casi per 100mila abitanti a 1.362. In lieve calo anche l’indice Rt che scende a 0,97 a 0,93. Questi alcuni dei principali dati che emergono dal report di monitoraggio della cabina di regia.
«Si conferma una situazione epidemica acuta nella settimana di monitoraggio corrente con una incidenza settimanale che a livello nazionale è in diminuzione, ma ancora molto elevata. L’epidemia, pur mostrando segnali di inversione, rimane in una fase delicata con un forte impatto sui servizi territoriali ed assistenziali», si legge nel report.
A livello di occupazione dei letti ci sono dei miglioramenti per alcune regioni che sono già in zona arancione. Migliora la situazione in Abruzzo, Piemonte e Valle d’Aosta che per la prima settimana fanno registrare dati da gialla mentre il Friuli Venezia Giulia continua a registrare dati da arancione.
Nessuna delle Regioni in zona gialla invece ha ancora dati da zona bianca dove al momento ci sono Basilicata, Umbria e Molise.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 14,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 3 febbraio) contro il 16,7% del 27 gennaio. L’occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 29,5% (al 3 febbraio) contro il 30,4%.
In Molise, classificato comunque a rischio basso, l’indice di trasmissibilità è aumentato rispetto al monitoraggio della scorsa settimana: era 0,74 ed è salito a 1,64. L’incidenza dei casi, invece, è scesa da 966,1 ogni 100mila abitanti a 895. Il tasso di occupazione dei letti in area medica è al 23,3%, quello in rianimazione è al 5,1%.

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