Il governo è al lavoro per per apportare correzioni mirate al dl Sostegni ter sul Superbonus, in particolare alla norma che limita la cessione dei crediti. Il provvedimento, insieme alle nuove misure sul caro energia, dovrebbe essere vagliato dal Cdm la prossima settimana.
Dopo le proteste del mondo produttivo e dei consumatori per la misura, che ha ridotto la possibilità di cedere i crediti maturati nei confronti dello Stato, c’è stato l’allarme di Confartigianato sui posti di lavoro a rischio.
Senza cedere il credito d’imposta maturato con i lavori svolti con il Superbonus, e non solo, le imprese dell’edilizia rischiano di fallire, bruciando migliaia di posti di lavoro che sono stati creati proprio grazie a questa misura. Così inoltre gli imprenditori, i tecnici e i fornitori scesi in piazza a Roma per protestare contro il blocco della cessione del credito
Oltre a M5s anche Forza Italia e Fdi sono per una revisione del provvedimento. «Il lavoro del Movimento 5 Stelle sul Superbonus 110% – rivendica il deputato molisano 5s Antonio Federico – sta imponendo al governo sia la consapevolezza che le truffe non possono condizionare le misure positive per la comunità sia un cambio di visione, più vicina a quella delle imprese e dei cittadini.
Il decreto Sostegni ter ha limitato il meccanismo della cessione dei crediti che maturano a seguito degli interventi edilizi, proprio con l’obiettivo nobile di evitare le truffe. Tuttavia in questo modo sono stati bloccati migliaia di cantieri, con il rischio di far fallire le imprese oneste e di danneggiare migliaia di famiglie. Il governo ne sta prendendo atto e sarebbe pronto a sbloccare la cessione dei crediti maturati dalle aziende con i bonus edilizi, almeno quelli tra istituti vigilati dalla Banca d’Italia e all’interno di entità appartenenti ad uno stesso gruppo. Dal Parlamento siamo pronti a intervenire con emendamenti al Sostegni ter in Senato, ma non possiamo attendere i tempi della conversione in legge, quindi ci aspettiamo decisioni già nel prossimo Consiglio dei ministri», conclude Federico.


























