Operazione del Nas su 1.360 farmacie e centri di analisi in tutta Italia. Sono 21 i punti di prelievo per i tamponi rapidi chiusi al termine dei controlli svolti nell’ultimo mese.
In Molise, i militari guidati dal luogotenente Mario Di Vito hanno sospeso l’attività di cinque strutture, fra laboratori e poliambulatori che effettuavano test molecolari senza autorizzazione o appoggiandosi a centri accreditati di fuori regione, per cui i referti in Molise non avevano valenza.
In particolare, due poliambulatori di Termoli e uno di Campobasso avevano acquistato macchinari per l’esecuzione dei test molecolari, ma per la validità del referto questo non basta, serve l’autorizzazione della Regione. E ad oggi l’unico laboratorio che referta i molecolari in Molise è quello del Cardarelli. In altri due casi, hanno accertato il Nas, a Campomarino e Petacciato i laboratori inviavano il test per la processazione a centri privati non molisani, accreditati per il referto dei molecolari con altre Regioni. Dunque, il responso comunque non era valido.
La sospensione riguarda questo tipo di attività, che le strutture individuate come irregolari non possono ora più erogare.
Dal mese scorso in tutta Italia è partita la verifica a tappeto del nucleo dell’Arma, principalmente per prevenire e contrastare il fenomeno dei cosiddetti “falsi positivi”, cioè persone già risultate positive che si presentano in un punto di prelievo con la tessera sanitaria di un’altra persona no vax al fine di farle ottenere, alla scadenza del periodo di quarantena e successivamente a un test negativo effettuato da quest’ultimo, il green pass. Le violazioni complessivamente contestate sono 282: dall’uso di tamponi e kit reagenti non regolari alla mancata identificazione e registrazione delle persone sottoposte a test nonché irregolarità nella comunicazione delle risultanze nella piattaforma sanitaria informatica e ancora dall’inadeguatezza delle figure professionali impiegate nell’esecuzione dei tamponi all’effettuazione dei test in ambienti non idonei sotto il profilo igienico sanitario (androni di condominio, sottoscala), in locali promiscui o in totale assenza di autorizzazione regionale, aumentando il rischio di contagio.
In Molise non sono stati riscontrati casi di “falsi positivi”.

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