Schierati in prima linea contro il Covid-19, ma anche contro i disagi quotidiani che vivono le persone, non si sono mai fermati pur di portare sollievo a chi è in difficoltà. Ricevono quotidianamente riconoscimenti dai cittadini – cioè quelle parole che riempiono di più il cuore – ma nel contempo si sentono sminuiti dalle istituzioni, che sembrano accorgersi di loro solo quando si crea un’emergenza.
Sono i volontari delle associazioni molisane che, ancora di più da quando è esplosa la pandemia, incarnano un ruolo fondamentale e necessario per l’assistenza alle persone.
Non si risparmiano, mettono da parte ogni paura, spinti dalla loro propensione al dono e ora hanno deciso di unire anche le loro idee attraverso il movimento ‘Molise Solidale’, ritenendolo l’unico modo per far sentire una voce che risulta inascoltata.
Sono diverse le organizzazioni non profit, infatti, a lamentare mancanza di attenzione in particolare dalla Regione
Molise. L’ente, secondo molti addetti del Sociale, non riserva la giusta attenzione a chi opera nella totale gratuità, affrontando importanti sacrifici personali ed economici. Si tratta di volontari che agiscono al solo scopo di sopperire a quell’assenza di servizi che è da ascrivere proprio alla responsabilità delle istituzioni.
A raccogliere le tante sollecitazioni giunte dalle associazioni nell’arco dei mesi passati è stato Gian Franco Massaro, presidente della Federazione mondiale delle organizzazioni di sangue (FIODS), a capo del CSV Molise (Centro di servizio per il volontariato) e da sempre nell’AVIS Molise.
V.C.


























