Il 3 marzo prossimo, nello studio di un notaio a Milano, il Policlinico Gemelli firmerà il contratto definitivo di cessione del 90% delle quote di Gemelli Molise al fondo svizzero Responsible Capital. Si chiuderà così la storia iniziata nel 1995, con la posa della prima pietra dell’allora Cattolica di Campobasso alla presenza di papa Giovanni Paolo II.
Una storia in cui, con alti e bassi, Regione e Cattolica sono state partner. Nel nuovo statuto, che sarà approvato dall’assemblea dei soci sempre il 3 marzo – raccontano fonti informate e vicine a chi l’accordo l’ha raggiunto – non ci sarebbe più un posto nel board per Palazzo Vitale. Condizionale d’obbligo, ma corroborato dal fatto che non risultano richieste di designazione di un nome all’ente di via Genova. A meno di due settimane dal closing e dalla ricostituzione degli organi di vertice.
Sette i componenti del Consiglio di amministrazione: 6 li indicherà il fondo di Stefano Petracca e 1 il Policlinico. I bookmaker al momento scommettono, per la quota maggioritaria di Responsible, sulla designazione del manager saudita Majid Altuwaijri, di uno dei parter svizzeri che potrebbe diventare amministratore delegato dopo un periodo di interregno con Celeste Condorelli per il passaggio di consegne, e del patron di San Stefar Ercole Core.
Realizzata con fondi pubblici, 70 milioni di euro della Cassa per il Mezzogiorno, nella struttura di proprietà della Cattolica ora cambiano le insegne. E cambiano gli uomini. Alla richiesta di dimissioni, avanzata dal nuovo proprietario per ricostituire senza intoppi il Cda, hanno risposto sì tutti i membri designati dal Policlinico.
Il solo a non aver formalizzato il passo indietro, da quanto risulta, è proprio il componente indicato dalla Regione, l’avvocato Nicola Lucarelli. Il presidente Toma lo ha dichiarato dieci giorni fa a Primo Piano: stiamo valutando perché non è stato designato dalla sanità vaticana ma dalla Regione. Una posizione, quella di via Genova, che col passare delle ore assume connotati diversi dalla prudenza. Sembra chiaramente un braccio di ferro.
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