Raggiunto al Mise un primo accordo nella vertenza degli autotrasportatori contro il caro carburante. Un pacchetto di misure che vale 80 milioni: 20 milioni per sostenere il settore dell’autotrasporto nel costo pedaggi; 5 milioni destinati ad implementare la deduzione forfettaria per le spese non documentate; credito d’imposta pari al 15% al netto dell’Iva finalizzato all’acquisto dell’AdBlu (il cui costo è triplicato) per un investimento complessivo di oltre 29 milioni di euro; credito d’imposta pari al 20% al netto dell’Iva per sostenere l’acquisto di gas naturale liquefatto, con un investimento di 25 milioni.
Ieri, di conseguenza, i presidi organizzati anche in Molise negli ultimi giorni – e che non hanno causato conseguenze sull’ordine pubblico anche per come sono stati gestiti dalla Questura di Campobasso – sono stati rimossi. Si continua ora a trattare su un intervento del governo che possa far diminuire il prezzo del gasolio.
Inoltre, governo e associazioni di categoria hanno trovato un punto d’incontro anche sulla necessità di istituire un Tavolo delle regole che ha l’obiettivo di portare a «un confronto tra imprese di autotrasporto e committenza finalizzato ad affrontare strutturalmente le esigenze del settore a partire dall’esigibilità della clausola gasolio sia nei contratti scritti che orali da inserire in un nuovo decreto nel quale ricondurre regole di settore finalizzate a favorire corretti rapporti di filiera».

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