Il Covid ha causato ritardi sul ruolino di marcia, ma ieri è stato finalmente presentato il primo distretto del cibo nato in Molise, il “distretto del cibo olio evo molisano”.
Istituiti attraverso una legge proposta dall’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Cavaliere e approvata all’unanimità da Palazzo D’Aimmo a ottobre del 2020, l’obiettivo dei distretti è rafforzare le filiere, tutelare e valorizzare le diverse eccellenze enogastronomiche del territorio.
Alla presentazione sono intervenuti, oltre all’assessore Cavaliere e alle aziende promotrici, il presidente del distretto Luigi Di Majo. Si tratta, a parere di don Luigi, di compiere una «rivoluzione, che porterà lavoro per i giovani e guadagni». Non solo per l’agricoltura, ma anche per il settore della commercializzazione di un prodotto di eccellenza, per la nascita di un turismo dell’olio e per il turismo in generale.
C’è un protocollo d’intesa, ha spiegato, firmato da 81 olivicoltori. «Si tratterà ora di coinvolgere il maggior numero possibile di aziende olivicole esistenti» per una produzione adeguata, ha aggiunto. «Siamo certi che inizia una fase nuova dell’olivicoltura della nostra regione e che riusciremo a piantare i 10.000 ettari che ci siamo posti come obiettivo e a ristrutturare i 4.000 ettari esistenti spesso abbandonati. Questo è indispensabile per raggiungere quella quantità e qualità di olio mono-varietale da olive autoctone che sono necessarie per farlo conoscere a tutto il mondo, anche se esso era già noto nell’antichità come testimoniano gli antichi scrittori che parlano dell’olio di Venafro». Con la grande lucidità e determinazione che lo contraddistinguono e lo hanno reso un grande imprenditore, Di Majo si è detto certo che si riuscirà a «trasformare le nostre colline in splendidi uliveti abbellendo così anche il nostro paesaggio». Ha poi ringraziato chi in questa iniziativa ha giocato un ruolo importante, dal rettore dell’Unimol Luca Brunese al dottor Manlio Livio Cassandro che ha preparato la documentazione necessaria all’approvazione del distretto (con la collaborazione del prof Unimol Antonio De Cristofaro, coordinatore scientifico del progetto), dal presidente della Fondazione Neuromed Mario Pietracupa al dottor Antonio D’Aimmo del Gemelli Molise. Senza dimenticare i rappresentanti delle associazioni di categoria Aniello Ascolese, Donato Campolieti, Maria Concetta Raimondo e i componenti del Comitato tecnico scientifico Mario Stasi, Angelo Cappucci, Alfredo Cocchiarella, Alessandro Patuto, Maurizio Corbo e Giovanni Di Stasi.
Un grazie particolare, ha concluso, all’assessore Cavaliere. Il quale, ha sottolineato la novità importante rappresentata da «aziende che hanno avuto l’intelligenza e la lungimiranza di ragionare insieme per un prodotto di eccellenza quale è l’olio, che nel nostro territorio rappresenta un tassello dell’agricoltura di livello. Riusciamo finalmente a essere al pari delle altre Regioni con prodotti di qualità».


























