Tredici chilometri, da Venafro Sud al nuovo svincolo di Mignano Montelungo, ritenuto quindi strategico. Su questo tracciato l’Anas ha già avviato le verifiche di fattibilità tecnico-economica, affidato il lavoro a un progettista e – ha dichiarato nel question time in commissione alla Camera il viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli – «prevede di ultimare» le attività «entro la fine del prossimo mese di agosto». Sul primo tratto della quattro corsie che dovrà portare il Molise fuori dall’isolamento, però, non ci sono tanti altri dettagli. Venafro si collega all’autostrada A1 su Mignano, questo è chiaro. Ma come? Le parole del viceministro, i pochi indizi che ha dato sembrano portare alla bretella di Ceppagna: 13 chilometri circa che bypassano il centro abitato di Venafro e ‘agganciano’ la XX Regione alla fascia tirrenica. È vero, però, che per la bretella c’era già il progetto. Per scoprire come l’Anas intende collegare l’autostrada alla variante di Venafro, primo lotto della Termoli-San Vittore entrata in esercizio nel 2008, bisognerà aspettare qualche altro mese.
Morelli ha risposto all’interrogazione presentata dal deputato 5s Antonio Federico. L’onorevole pentastellato, dopo che il Cipess ha autorizzato 100 milioni di finanziamento per il collegamento A1-A14, ha voluto sollecitare una risposta più dettagliata del governo sull’opera.
«Nella proposta della Regione di ripartizione delle nuove risorse Fsc 2021-2027, è stato previsto un finanziamento di 100 milioni per la realizzazione di un primo stralcio dell’intervento. Tale primo stralcio – ha spiegato Morelli – riguarderà la realizzazione di un tratto a 2 corsie di circa 5,6 chilometri, compatibile per il successivo ampliamento a 4 corsie, dallo svincolo di Venafro Sud fino al sedime esistente della SS 6». L’intero collegamento A1-A14, ha confermato, è stato definito “opera bandiera” perché di interesse prioritario per il territorio. Una volta concluso il progetto di fattibilità tecnico-economica, si potrà determinare costo dell’opera e modalità di realizzazione.
L’orizzonte, il commento del parlamentare Federico, è delineato. L’infrastruttura per il Molise «può segnare l’uscita dall’isolamento e sulla città di Venafro può avere un impatto per mitigare l’inquinamento da traffico veicolare». Il fatto che Anas, Ministeri e governo «concordino sulla rilevanza del collegamento di Mignano dice che la visione di tutto il Movimento 5 Stelle era quella giusta», rivendica poi Federico. Che ricorda di aver segnalato, a luglio, «al governo l’esigenza di inserire il progetto tra le opere bandiera, quelle strategiche per l’intero Paese» e di aver fatto ripristinare con un emendamento in commissione Ambiente «la perequazione infrastrutturale grazie alla quale andrà al Mezzogiorno l’80% delle risorse Fsc: 4,6 miliardi di euro per opere subito cantierabili, più 1,6 miliardi per progetti in attesa di studio di fattibilità, tra cui appunto il collegamento molisano A1-A14». Il lavoro, assicura, prosegue. «Restano perplessità sulla definizione del tracciato. Attendiamo il piano di fattibilità che dovrà chiarire ogni aspetto, ma teniamo alta l’attenzione e prima di allora tornerò ad interrogare i Ministeri coinvolti. Sono gli atti formali, come emendamenti, odg e interrogazioni, gli unici strumenti che ho a disposizione per ottenere trasparenza, chiarezza, impegni certi e risultati», conclude.

























