Un fiume ininterrotto di auto, per ore, lungo le strade che portano alla chiesa di Sant’Antonio Abate, a Campobasso. Lunghe code e attese che però non hanno innervosito nessuno. Anzi. Ieri pomeriggio, nell’oratorio della parrocchia, sono stati raccolti tantissimi beni da portare in Ucraina. Una raccolta spontanea, realizzata in contatto con alcune badanti ucraine che vivono in città, solamente con il passaparola prevalentemente social. I campobassani hanno risposto in massa. Vestiti e scarpe per bimbi e adulti, garze per medicazione, cerotti, siringhe e medicinali (tra cui tachipirina e antinfiammatori), cibi a lunga conservazione: questi i prodotti richiesti. Partiranno alla volta del Paese martoriato dall’esercito di Putin con un Tir.
Accanto alle iniziative spontanee, c’è la macchina organizzata dei soccorsi che diventano sempre più necessari, sia in Ucraina sia per i profughi che anche in Molise stanno arrivando in questi giorni. In tutta Italia sono già 10mila.
Ieri una nuova riunione delle Regioni con il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio «per affinare l’ordinanza sulle misure da mettere in campo per l’accoglienza – spiega il presidente del Molise Donato Toma – Vanno definite meglio le procedure relative all’assistenza sanitaria, con riferimento, in particolare, alla gestione dei tamponi e dei vaccini. Intanto, ho dato disposizione alla nostra Protezione civile affinché possa essere operativa sulla base delle indicazioni contenute nel provvedimento».
L’Asrem, che ha inviato una quota di farmaci in Ucraina, si è già mossa in base alla circolare del ministero della Salute firmata ieri che detta linee operative per effettuare tamponi e vaccini (non solo contro il Covid) agli sfollati. L’azienda di via Petrella, spiega il dg Florenzano, si sta organizzando «per la gestione di eventuali pazienti ucraini sia in termini di verifica delle vaccinazioni e di inserimento nella campagna vaccinale, sia per affrontare eventuali altre problematiche. Il dipartimento di Prevenzione, seguendo le indicazioni delle circolari, è al lavoro per garantire un servizio sempre più specifico e conservare l’alta copertura vaccinale che è presente in Molise».
Chi ha, prosegue, «anche se poco, condivida. È l’essenza di Asrem, lo è sempre stata. Ogni giorno lottiamo con scarse risorse e sappiamo come sia necessaria la solidarietà, la possibilità di aiutare chi è in difficoltà. La missione di un’azienda sanitaria, dopotutto, è questa».

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