«Per comprare un litro di gasolio stamattina ci vogliono quattro litri di latte. Se vuoi comprare il mangime, devi vendere proprio la mucca. Impossibile». La misura di quanto la situazione sia insostenibile per allevatori e agricoltori – e non solo per loro – a causa del caro carburante nelle parole di un imprenditore di Riccia che ha protestato insieme ad altre centinaia ieri davanti alla Prefettura di Campobasso.
Alle stelle il costo del gasolio, a cascata anche quello delle materie prime. La guerra in Ucraina ha fatto esplodere una situazione già difficilissima. Uno spettro ulteriore è l’innalzamento retroattivo delle tariffe per le risorse idriche, deciso da Molise Acque nei confronti dei Comuni e che a cascata si ripercuoterà sugli utenti. Si fa prima a chiudere, la sintesi dolorosa di chi è sceso in piazza.
Insieme agli imprenditori agricoli, guidati dai vertici di Coldiretti Molise Giuseppe Spinelli e Aniello Ascolese, c’erano anche numerosi sindaci per dare sostegno al settore e sollecitare interventi regionali e nazionali urgenti. Oltre all’aumento esponenziale dei costi di produzione, allevatori e coltivatori denunciano il mancato riconoscimento di un giusto prezzo del latte alla stalla e chiedono lo stop ai contributi pubblici per le aziende agroalimentari che non rispettano le norme sulle pratiche sleali.
Fra i tantissimi imprenditori anche moltissimi giovani che coraggiosamente hanno scelto, nonostante le difficoltà, di restare a vivere e lavorare in Molise. Fra le loro istanze quella di sbloccare i finanziamenti per lo sviluppo delle energie rinnovabili dall’agricoltura, agevolando il fotovoltaico senza consumo di suolo, ovvero installando i pannelli sui tetti delle stalle o delle altre strutture aziendali, come testimoniavano i pannelli fotovoltaici messi in esposizione.
Coldiretti ha chiesto ancora una volta la messa in campo di un articolato Piano zootecnico regionale, lo sblocco dei pagamenti Psr Misura 4.1 sulla zootecnia dell’anno 2019, come anche misure idonee al contenimento dei danni da fauna selvatica, intervenendo con puntuali modifiche alla legge nazionale 157 del 1992. Tutte le istanze del mondo agricolo indirizzate al governo nazionale sono state consegnate al prefetto di Campobasso Francesco Antonio Cappetta.

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