I numeri della pandemia in Italia impongono prudenza. Ed è improntata proprio alla cautela l’ultima decisione del ministero della Salute. L’ultimo decreto Covid, in vigore dal 1 aprile, prevede che i positivi possano uscire dalla quarantena con un tampone negativo, senza indicare un numero minimo di giorni.
Il ministro Speranza ha chiarito però che gli obblighi per chi si contagia restano quelli previsti dalla circolare firmata dal capo dipartimento della Prevenzione Giovanni Rezza, il 4 febbraio: quindi bisogna attendere sette giorni per uscire dall’isolamento, se si è vaccinati, e dieci giorni se non si è immunizzati o se l’ultima dose di vaccino risale a oltre quattro mesi.
Molte altre misure, al contrario, cambieranno da venerdì. Con la fine dello stato di emergenza, non si dovrà più esibire il green pass per entrare nei negozi, negli uffici pubblici o in banca, per viaggiare in metro, bus, treno, aereo o nave. Tornano a capienza piena gli stadi. L’accesso sarà riservato a chi ha il green pass base. Stessa regola per ristoranti e bar al chiuso. Decade l’obbligo, per gli over 50, di esibire il super green pass per accedere ai luoghi di lavoro. A scuola tornano i prof non vaccinati, che però non potranno entrare in aula, e si cancella la dad per tutti, anche in caso di quattro o più positivi in classe: lezioni in presenza ma con Ffp2. Il prossimo mese cancella anche il sistema dei colori per le Regioni in base alla situazione di contagio. Restano per tutto aprile le mascherine al chiuso.


























