La Regione Molise avrà il suo spazio alla Bit di Milano, ma sarà una vetrina per pochi. Nella fase di preparazione all’evento è infatti, a detta di molte amministrazioni locali, totalmente mancato il coinvolgimento del territorio.
La critica è stata mossa da diversi Comuni, di fatto esclusi dalla partecipazione dall’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli, soggetto attuatore del progetto. «Non abbiamo ricevuto alcuna indicazione – racconta un amministratore di un piccolo comune della Provincia di Isernia – eppure avremmo avuto bisogno di una vetrina nazionale. Abbiamo tanto da offrire, a livello di tradizione e territorio. Del resto siamo noi piccoli centri che costituiamo la vera spina dorsale dell’offerta turistica regionale, quando un turista sceglie il Molise cerca natura, tranquillità e relax, condizioni che siamo in grado di raccontare e offrire. Invece – prosegue – per la Bit nessuno ci ha chiesto nulla…».
Dai piccoli centri ai centri più grandi si segnalano pesanti mancanze nella gestione della fase organizzativa dell’evento. Anche da amministrazioni della provincia di Campobasso arriva la conferma: la Regione ha inviato una nota a metà febbraio circa indicando il soggetto attuatore e comunicando che gli interessati potevano rivolgersi all’Aast di Termoli.
Alcune amministrazioni hanno cercato già diverse settimane fa di allacciare contatti e stringere rapporti con l’Azienda autonoma, ma i giorni – riferiscono – sono trascorsi tra promesse e infruttuosi scambi di mail, perdite di tempo e annunci. Fino a concretizzarsi, in alcuni casi, in una vera e propria beffa: l’azienda termolese pare che abbia infatti emanato inviti a partecipare alla Borsa internazionale del Turismo proprio a ridosso della manifestazione (che si terrà domenica 10 aprile) e solo come singoli amministratori, senza avere la minima possibilità di organizzarsi come Comune, complesso di un territorio e contenuti di offerta turistica. «Dopo settimane di tentativi di interagire – spiega un altro amministratore di un Comune della provincia di Isernia – ci hanno detto che non avremmo potuto partecipare e che al massimo sarebbe stato possibile ricevere in omaggio un pass per entrare nella Fiera di Milano. Praticamente – conclude il consigliere comunale – ci stavano proponendo di essere spettatori di un evento del quale saremmo dovuti essere protagonisti». Un segnale che pare non incoraggiante, nell’ottica di un settore turistico molisano che dovrebbe presentarsi come un sistema territoriale organico e complessivo.

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