Tasso di positività al 35,6% nelle ultime 24 ore in Molise (la media nazionale è stata 27,3). I nuovi casi di SarsCov2 sono 337, diagnosticati dalla refertazione di 946 tamponi (fra molecolari e antigenici). I numeri più elevati a Bojano (17), Campobasso (78), Isernia (35) e Termoli (48). I contagi attivi in tutta la regione sono 3.377.
Ancora una vittima, si tratta di una 90enne di Campobasso spirata in malattie infettive al Cardarelli. Il totale dei decessi sale a 636. Quattro persone sono state dimesse dall’area medica, due invece i ricoveri. Gli ospedalizzati scendono a 12, di cui 11 in malattie infettive e 1 in terapia intensiva.
Nel bollettino diramato ieri anche 211 guarigioni, fra cui 46 a Campobasso, 14 a Isernia, 38 a Termoli e 11 a Venafro. Dall’inizio della pandemia a oggi 67.095 persone hanno battuto il virus.
Piena ondata estiva: i dati del monitoraggio
Nuovo balzo in avanti dell’incidenza settimanale che tocca i 763 casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 504 della precedente rilevazione. Schizza anche l’Rt: 1,30 rispetto a 1,07. Per quanto riguarda l’occupazione dei letti sono in aumento le terapie intensive: a livello nazionale il tasso è al 2,6% (contro 2,2%). Salgono anche i pazienti in area non critica che si attestano al 10,3% rispetto al 7,9% della scorsa settimana. Sono i dati principali del monitoraggio Iss-ministero della Salute.
Per quanto riguarda il Molise, l’incidenza è salita a 727,4 casi ogni 100mila abitanti (da 451,6), l’indice di trasmissibilità è a 1,12 (sette giorni fa era a 0,47). L’occupazione dei letti in rianimazione è al 2,6%, in area medica invece al 7,4.
«Nonostante il periodo estivo – si legge nel report – in cui molte attività vengono svolte all’aperto, si conferma una fase epidemica acuta caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, da una trasmissibilità (sia calcolata su casi sintomatici che su casi ricoverati in ospedale) al di sopra della soglia epidemica e da un aumento nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva. In questa fase si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aerazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento».


























