Cordoglio e commozione anche dalle amministratori comunali del Molise – che hanno esposto come le altre istituzioni le bandiere a mezz’asta – per la morte di Papa Francesco.
Pontefice, ha sottolineato la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte, che ha «lasciato un segno indelebile nella storia contemporanea. Con profonda umiltà e straordinaria forza morale, Papa Francesco è stato il Papa degli ultimi, un gigante del nostro tempo che ha scelto di camminare accanto ai più fragili, di asciugare lacrime, di abbracciare i migranti e di ridare dignità agli invisibili. Ha incontrato i grandi della Terra, ma ha sempre preferito stare dalla parte di chi non ha voce. La sua testimonianza ha illuminato il cammino di milioni di persone e ha indicato una strada di speranza, giustizia e fratellanza. Ci lascia un testamento prezioso, un insegnamento che deve guidarci come comunità: “Nessuno si salva da solo”. Con questo monito – ancora le parole della sindaca del capoluogo – ci ha ricordato l’importanza della solidarietà, dell’aiuto reciproco e del valore dell’inclusione. Campobasso porterà nel cuore, come un bene prezioso, la visita di Papa Francesco avvenuta il 5 luglio 2014. Fu un momento straordinario per la città e per l’intero Molise, un dono speciale che il Santo Padre fece alla nostra comunità. In quell’occasione, con la sua vicinanza e le sue parole di speranza, papa Francesco lasciò un segno profondo e indelebile nei cuori di tutti i presenti. Oggi, nel ricordare quella visita memorabile, Campobasso rende omaggio alla sua memoria, raccogliendo il suo insegnamento e facendolo proprio, affinché le sue parole continuino a vivere nel cuore di ciascuno di noi».
Il Papa degli ultimi, un grande Papa, ha commentato il sindaco di Isernia Piero Castrataro. «Che i suoi messaggi di pace – il suo auspicio – possano guidare il nostro cammino».
Uomo di misericordia e carità, ha ricordato il primo cittadino di Termoli Nico Balice. Il Papa, ha detto, «che più ha saputo parlare con il cuore alla gente, un Papa buono, umile e sempre pronto in favore dei più deboli e degli ultimi. La scomparsa di papa Francesco crea un grande vuoto in quanto, nei suoi dodici anni di pontificato, è divenuto punto di riferimento non solo per il mondo cattolico ma per tutte le religioni. Il suo messaggio e la sua solidarietà senza confini hanno insegnato a rivolgerci verso gli altri senza nessun timore e senza nessun pregiudizio. Ha rafforzato in noi il senso di vicinanza ai più deboli e fino all’ultimo ha operato per far cessare ogni conflitto mondiale. La sua scomparsa crea in noi un vuoto e un dolore profondo, ma i suoi consigli, i suoi insegnamenti e le sue indicazioni saranno per noi un sentiero da perseguire per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo, ad iniziare proprio dalla pace nel mondo di cui tutti dobbiamo essere attori».

























