Il Molise è tra le regioni del Mezzogiorno che stanno affrontando una crescente criticità nella disponibilità idrica. È quanto emerso dalla seduta del 27 maggio 2025 dell’Osservatorio sugli Utilizzi delle Risorse Idriche dell’Autorità Distrettuale di Bacino dell’Appennino Meridionale.
Secondo le informazioni fornite da Molise Acque e dall’analisi dell’indicatore SPI (Standardized Precipitation Index), il grado di severità idrica per il territorio molisano è stato classificato come “medio tendente ad elevato”, una condizione che desta particolare preoccupazione soprattutto in vista della stagione estiva.
Tra le aree maggiormente sotto osservazione, rientra lo schema Fortore, che comprende l’invaso di Occhito, strategico per l’irrigazione e l’uso potabile in diverse aree del basso Molise e della Capitanata. I dati attuali segnalano un deficit di quasi 69 milioni di metri cubi rispetto allo stesso periodo del 2024. La situazione è considerata di “forte criticità”, specialmente per l’approvvigionamento irriguo, in un contesto dove la domanda agricola si prevede in crescita.
In questo scenario, si inserisce il progetto di trasferimento di acqua dall’invaso del Liscione all’invaso di Occhito, con destinazione Puglia. L’Autorità di Bacino, si legge nella nota diffusa ieri, ha avviato un programma di studio tecnico-scientifico volto a valutare la fattibilità del trasferimento, analizzandone gli impatti e la sostenibilità. Gli studi includono rilievi, elaborazioni idrologiche e confronti con i Consorzi di Bonifica e gli Enti gestori del territorio, per garantire un utilizzo equo e responsabile delle risorse.
Si tratta di un progetto che, se realizzato, potrebbe rappresentare una svolta nella gestione dell’acqua nel Mezzogiorno, ma che al tempo stesso solleva interrogativi sulla tenuta del bilancio idrico interno al Molise, in un momento in cui la stessa regione è classificata in stato di sofferenza idrica.
I dati e le valutazioni dell’Autorità di Bacino daranno nuovi elementi al dibattito, già molto acceso in Molise, sull’ipotesi di bypass Liscione-Finocchito. Progetto su cui le amministrazioni regionali coinvolte hanno registrato al momento unità di intenti, manca sostanzialmente solo il finanziamento nazionale per realizzarlo, come è emerso martedì a margine della seduta di Palazzo D’Aimmo e dell’incontro fra il governatore Francesco Roberti e il capogruppo di Per la Puglia Antonio Tutolo.
Intanto, il segretario generale dell’Autorità, Vera Corbelli, ha ribadito l’importanza di interventi strutturali e non strutturali per aumentare la resilienza del sistema idrico. Oltre agli investimenti in infrastrutture per l’adduzione e l’accumulo, è fondamentale – ha sottolineato – il ruolo della condivisione dei dati e della collaborazione istituzionale.

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