Il passato fondamentale come base per il futuro. Questo il tema di riflessione affrontato ieri a Expo 2025, nel Padiglione Italia, nell’ambito del programma della Regione Molise per la sua settimana a Osaka. Il seminario interdisciplinare dal titolo “Roots Towards the Future – Radici verso il Futuro” è stato realizzato e promosso in collaborazione con l’Università degli Studi del Molise.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto, anche con le università giapponesi, e di approfondimento sul futuro dello sviluppo regionale, a partire dalle radici culturali, produttive e sociali del territorio.
Dopo i saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante, la dirigente di Palazzo Vitale, Sandra Scarlatelli ha portato il focus sulla programmazione regionale, sottolineando il legame tra qualità, eccellenza produttiva e qualificazione del capitale umano. «La Regione sta puntando su una programmazione che valorizzi le competenze – ha sottolineato – attraverso la collaborazione con enti formativi e l’università, e su strumenti come bandi di cooperazione, investimenti consortili e semplificazione amministrativa».
Particolarmente rilevanti gli interventi accademici dell’Università degli Studi del Molise. La prof Mariantonietta Succi ha presentato studi e dati significativi relativi alla biodiversità del territorio e alle peculiarità dei prodotti locali, evidenziando l’importanza scientifica e strategica delle risorse agroalimentari molisane.
Quando si parla di radici, si parla anche di arte del territorio e sul territorio, ed è questo l’argomento approfondito dal prof Piernicola Maria Di Iorio. Nel suo intervento, ha raccontato, anche attraverso le immagini, l’arte dei così detti musei all’aperto. Un excursus sulla street art che in Molise ha trasformato in luoghi d’arte diversi borghi interessati da un progressivo spopolamento, da Civita Campomarano, a Casacalenda, Casalciparano, Santa Croce di Magliano e anche Campobasso che, attraverso un progetto di riqualificazione delle periferie ha visto la creazione di molta arte contemporanea da parte di artisti internazionali.
A concludere il seminario, il prof Giuliano Resce del Dipartimento di Economia di Unimol, che ha tracciato un interessante parallelismo tra Italia e Giappone, sottolineando come, entrambi i Paesi siano tra i primi cinque al mondo per speranza di vita e al contempo tra quelli con la più alta incidenza di popolazione anziana. Una sfida demografica che ha generato percorsi di ricerca innovativi: l’Università del Molise, in questo contesto, ha avviato il progetto “Age-It”,
La ricerca sui dati demografici aiuterà attraverso proiezioni nel tempo, il futuro fabbisogno sanitario, con particolare attenzione alla telemedicina, alla geriatria e alla pianificazione socio-sanitaria delle prossime generazioni.
«”Roots towards the future”, radici verso il futuro, è quindi un titolo che va a integrarsi perfettamente con quella che è per il Molise una vera e propria filosofia di vita – ha commentato a margine dell’evento l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Di Lucente – Un percorso che segue la linea della connessione con il territorio e con la prospettiva dell’innovazione: i luoghi dell’arte, ambiente e territorio, i data analytics, l’offerta formativa e di ricerca orientata all’internazionalizzazione. Le radici, per il Molise e per il Giappone hanno un significato altamente simbolico ma rappresentano anche un concetto sempre presente e visibile anche nella quotidianità della vita. Il seminario di oggi (ieri, ndr) ha dunque rappresentato un’importante occasione per ribadire la necessità di una visione condivisa e lungimirante per lo sviluppo del Molise, capace di unire le proprie radici a una strategia proiettata al futuro».

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