Caro prof Capobianco,

che tutti noi studenti affettuosamente chiamavamo “Capo”! Si, “Capo” perché era il “Capo” della sua materia e non solo, all’interno di quelle mura universitarie che lei ha visto crescere e popolarsi di giovani di belle speranze in cui lei ha creduto sempre.

Non ci ha solo insegnato, con enorme passione, la Matematica, ma soprattutto, fin dalla prima lezione, ha voluto trasmetterci nozioni di vita che ha tratto dalla sua lunga esperienza, non mancando mai di condividere con noi anche quell’immenso amore che nutriva per la nostra regione, la regione Molise che molti talenti lasciano e dove invece lei ha scelto di restare e ha fatto nascere, in noi, l’orgoglio di essere molisani.

Sono pochi i fortunati che possono incontrare docenti come lei, con una cultura immensa e trasversale che andava ben oltre la propria materia d’insegnamento. Sapeva coniugare benissimo i numeri primi con il sommo poeta e, dunque, ogni occasione era quella giusta per declamare gli immortali versi di Dante Alighieri, ma anche di altri poeti, versi che sovente erano parte integrante delle tracce d’esame che predisponeva per noi, anteponendo la poesia all’esercizio da svolgere per renderlo meno ostico!

La sua simpatia era travolgente, ormai ci conosceva tutti per nome e ci salutava la mattina lungo quei corridoi che ha attraversato così tante volte. Sì, perché lei era così: umano, ironico, ma sempre fermo e preciso nel giudizio perché credeva nelle nostre capacità ancor più di noi stessi. Il suo obiettivo era quello di insegnarci a pensare e, come ripeteva sempre, non regalava “ricettari” pronti all’uso. Eppure era anche quel docente che dinanzi al vero impegno, rispondeva sempre con un «voglio premiarti».

Lei era sempre dalla parte di noi studenti e ci poneva al primo posto così spesso e fino alla fine, tanto da essere presente pochi giorni prima di questo triste addio.

Non possiamo che essere onorati di averla avuta come docente di Matematica, ma ancor di più come docente di vita.

La sua assenza sarà un macigno nel nostro cuore. È quasi impossibile lasciarla andare via ed è ingiusto non dare ad altri studenti la possibilità di aver conosciuto un grande Maestro come il professore Gianni Capobianco. Faremo tesoro di ogni momento trascorso insieme e faremo in modo che la sua voce echeggi ancora tra i corridoi e nelle aule del suo Dipartimento con le nostre testimonianze, le testimonianze di chi ha avuto il privilegio di conoscerla.

Lei amava tanto i poeti e allora anche noi, come faceva lei, ne chiamiamo uno in causa. Foscolo nei Sepolcri scriveva della “Corrispondenza d’amorosi sensi” che, le assicuriamo, mai si romperà. Un brutto destino ha voluto mettere fine alla sua esistenza, ma sia certo che il tempo non disperderà la memoria di un uomo così grande quale lei è stato e sempre sarà per tutti noi. Ciao “Capo”.

Con immenso affetto,

I suoi studenti

(foto in homepage dal profilo Facebook dell’Università degli studi del Molise)

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