La domanda che, in maniera retorica, si è posto il presidente della Regione Francesco Roberti non può essere lasciata senza risposta. A tacere, il Responsible non avrebbe da guadagnare, anzi.
Per questo, il presidente Stefano Petracca ha scelto di replicare affidando a queste colonne prima di tutto una rassicurazione per pazienti e dipendenti: «Stiamo continuando a lavorare come sempre, siamo il centro di riferimento per la cardiochirurgia di questa regione, un centro cardiovascolare di elevatissima qualità anche grazie ai nostri investimenti. E l’azienda è in sicurezza».
La domanda del governatore è stata: visto che non riesce a pagare gli stipendi, Responsible è ancora in grado di garantire le prestazioni per cui è convenzionato con il servizio sanitario regionale? La difficoltà, che Petracca non nega e anzi è stata una nota dell’ospedale a conclamarla, risiede nel mancato pagamento da parte della Regione, vale a dire della struttura commissariale, di 3,8 milioni per prestazioni salvavita erogate a molisani nel 2019. La Regione è stata condannata dalla Corte d’Appello al saldo e il verdetto è esecutivo, ma le Pubbliche amministrazioni hanno 120 giorni di tempo, un periodo di salvaguardia entro il quale il creditore non può aggredire il patrimonio. Un periodo necessario a reperire le risorse in bilancio. Ma il presidente Roberti ha anche ufficializzato che i commissari stanno pensando di proporre ricorso in Cassazione. E, dicono dall’ospedale, quello risalente al 2019 non è quello il solo credito vantato, anzi Responsible vanta crediti anche per il 2021, il 2022 e il 2024.
Giorni complicati, dunque, in largo Gemelli. «Ma ci tengo a ribadire che l’azienda tiene. L’incontro di cui il governatore ha dato notizia è un summit di aggiornamento per capire qualcosa di più sulla situazione e sul futuro. Noi stiamo andando avanti e siamo in grado di fornire i nostri servizi. Per questo ringrazio i nostri dipendenti e collaboratori che ci mettono la faccia e la grandissima competenza. Eroghiamo in sicurezza ai pazienti prestazioni salvavita e di alta complessità nel campo cardochirurgico ma anche in oncoematologia e per la radioterapia, siamo centro di eccellenza per la ginecologia oncologica. Come struttura, siamo sempre stati disponibili al dialogo e abbiamo sempre collaborato con il servizio sanitario pubblico, come dimostrato dal fatto che i nostri anestesisti hanno permesso di riaprire la camera iperbarica, che i nostri chirurghi e cardiologi hanno dato una mano a Termoli. Adesso però la Regione deve essere chiara con noi, sul futuro e sulle prospettive. Quando si parla di partnership e di integrazione, lo si intende realmente o no?».
Quando attraverso il fondo Responsible ha acquistato l’attività dell’ex Gemelli Molise, Petracca ha firmato un comodato per 18 anni, che lo lega all’immobile di proprietà della Cattolica che la Regione intende acquisire per trasferirvi il Cardarelli e realizzare una “Cittadella della salute”. Forse si parlerà anche di questo nel vertice a cui prenderà parte, insieme a Petracca, anche il socio di minoranza. Dopo, per Responsible sarà l’ora delle scelte. Ricapitalizzare, perché da quanto dichiara Petracca a Primo Piano l’intenzione è di andare avanti e di “non togliere il disturbo”. Ma anche decidere in che modo andare avanti nel quadro che si è delineato.
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