Annunciato come decisivo per capire le reali condizioni dell’ospedale Responsibile Research Hospital e soprattutto quali saranno il destino e il ruolo della struttura sanitaria di largo Gemelli, il summit di oggi fra struttura commissariale, vertici della Regione e di Responsibile è naturalmente molto atteso.
È stato preceduto, fra le altre cose, da una nota dei commissari Bonamico e Di Giacomo che hanno declinato l’invito da parte delle commissioni I e IV del Consiglio regionale a partecipare alla seduta congiunta in calendario per stamattina per acquisire elementi conoscitivi sui presunti ritardi nella remunerazione delle prestazioni sanitarie rese per l’anno 2019 (si tratta dei 3,8 milioni che la Regione è stata condannata a pagare all’ospedale di Stefano Petracca per prestazioni salvavita rese nel 2019).
Impossibile, hanno precisato i commissari, accogliere l’invito per «ragioni di opportunità e di doverosa prudenza istituzionale, atteso che la questione oggetto in sede di audizione costituisce specifico oggetto di un complesso e articolato contenzioso giudiziario, attualmente pendente ai massimi gradi di giudizio».
Intanto, al rilievo contenuto nella nota istituzionale inviata dal presidente della Regione in risposta alle critiche del consigliere 5s Gravina e riguardante una presunta irregolarità del Documento di regolarità contributiva dell’azienda, da Responsible chiariscono che il Durc è a posto (inviando anche il documento).
Il Durc, spiega la Spa, «è assolutamente regolare, valido e in corso di efficacia, come da documentazione ufficiale allegata. Pertanto, non sussiste alcun impedimento, di alcun tipo, alla liquidazione delle somme dovute da parte delle Pubbliche Amministrazioni, come previsto dalla normativa vigente. In un contesto in cui la trasparenza e il rispetto delle regole rappresentano un dovere morale prima ancora che legale, Responsible Spa ribadisce con fermezza il proprio impegno quotidiano per la tutela della salute pubblica e il corretto rapporto con le istituzioni. Per chiarezza e correttezza verso cittadini, enti e operatori, alleghiamo il Durc in corso di validità, a conferma della piena regolarità contributiva della società».
























