L’Asrem ha approvato la procedura per la gestione dei casi di West Nile Virus.
E nella giornata di ieri c’è stata anche la prima attivazione di un livello “superiore” di monitoraggio. Nessun caso ma la scoperta, nella provincia di Isernia, di un pool di zanzare positive al virus. Il dipartimento di Prevenzione diretto da Carmen Montanaro, allertato da canali ufficiali, ha quindi attivato la “macchina organizzativa”: con una comunicazione ai sindaci del territorio provinciale pentro ha chiesto di rafforzare le misure di prevenzione, quindi di effettuare la disinfestazione adulticida attraverso ditte autorizzate e specializzate.
Nessun allarme, dunque. Oltre al monitoraggio continuo già in corso, il documento allegato alla delibera del direttore generale del 7 agosto scorso sulla procedura di gestione, descrive il percorso integrato di sorveglianza, diagnosi, notifica e intervento qualora dovessero rilevarsi la circolazione o un caso sospetto o confermato di West Nile Virus in regione. Il documento integra le direttive del Piano nazionale Arbovirosi 2020-2025 con le specifiche del “Piano di sorveglianza dei virus West Nile e Usutu – anno 2025”.
Attenzione è rivolta anche alla governance del fenomeno e alla preparazione pre stagione, alla sorveglianza integrata e ai flussi comunicativi. La procedura coinvolgono diversi ambiti: Dipartimento unico regionale della Prevenzione; struttura complessa Igiene e Sanità Pubblica; Struttura complessa Sanità Animale; struttura semplice a valenza dipartimentale Malattie Infettive; Struttura complessa Medicina di Laboratorio; Struttura complessa Medicina Trasfusionale; Struttura semplice a valenza dipartimentale Microbiologia del Cardarelli; Struttura complessa Gestione del Rischio clinico.
È stato quindi costituito un Comitato Aziendale Arbovirosi pronto a intervenire in caso di necessità e impegnato nel costante monitoraggio del territorio.
«È fondamentale non creare allarmismo nella popolazione, nonostante ci siano casi di West Nile in regioni limitrofe al Molise – ha sottolineato il dg dell’azienda sanitaria, Giovanni Di Santo – Un contesto nel quale si inserisce perfettamente il Comitato Arbovirosi, un board dedicato al controllo e al monitoraggio costante. A tal proposito non manca la cooperazione con i sindaci per garantire le più efficaci attività di prevenzione. Infine, laddove necessario, il pronto intervento per il trattamento dell’infezione con l’ausilio di test specifici e terapie dedicate».

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