Miriam Ricamato continua a combattere la sua battaglia con la forza e la dolcezza che hanno conquistato il cuore del Molise, del Paese e non solo. La bimba di Venafro, per la quale i genitori hanno avviato mesi fa una raccolta fondi capace di superare ogni aspettativa, è da poco rientrata dagli Stati Uniti, dove ha completato la seconda infusione di cellule staminali presso il prestigioso Duke Children’s Hospital.
Un nuovo passo in avanti, segnato da emozione, gratitudine e speranza. «Anche questa volta tutto è andato bene – racconta il papà Riccardo –. Le cellule residue ci hanno permesso di arrivare fino a qui: un risultato prezioso. Il campione ora è terminato, perché il protocollo prevede un solo donatore, ma l’ospedale continuerà a seguirci per i prossimi due anni. Ci vorranno mesi per vedere risultati concreti, ma noi già intravediamo quei piccoli, meravigliosi miglioramenti che ci danno forza».
Il percorso resta lungo, intenso e faticoso, ma la famiglia non smette di credere. Dopo il primo viaggio negli Stati Uniti ad aprile e un mese di riabilitazione intensiva al Bambino Gesù di Santa Marinella tra maggio e giugno, i Ricamato sono tornati ad agosto oltreoceano per la seconda infusione. Ora si preparano a una nuova trasferta a fine settembre, questa volta in Spagna, in un centro specializzato, prima di un ulteriore ciclo intensivo di riabilitazione al Bambino Gesù entro la fine dell’anno.
Una vita in continuo movimento, fatta di ospedali e terapie, di viaggi e sacrifici, ma anche di tanta solidarietà. «Avere un figlio è un dono che cambia la vita – spiegano i genitori –. Avere un figlio che ha bisogno di cure speciali significa affrontare un viaggio che mette alla prova, ma che insegna il valore di ogni singolo respiro. La nostra casa è ovunque serva essere: Benevento, Roma, Palidoro, Pisa, Santa Marinella, Stati Uniti, Spagna… Non ci fermiamo, perché Miriam è la nostra bussola».
Accanto alla famiglia, in questo lungo percorso, ci sono tanti angeli. Un ringraziamento speciale va alla Terapia Intensiva Neonatale del San Pio di Benevento, che ha accolto Miriam nei suoi primi giorni di vita e continua a restare al fianco della piccola con affetto e dedizione. E poi medici, terapisti, operatori, che non si limitano a svolgere il loro lavoro ma mettono amore in ogni gesto. Uno di loro, racconta i Riccardo, ha deciso perfino di seguire Miriam personalmente anche durante la prossima tappa in Spagna.
Un pensiero di gratitudine va naturalmente anche alla grande comunità che si è stretta attorno a Miriam. La raccolta fondi avviata su GoFundMe, che ha riscosso uno straordinario successo, continua a rappresentare un sostegno concreto e un abbraccio collettivo. «Grazie a tutti – sottolinea la famiglia –. Ai parenti, agli amici, ai conoscenti, e persino a chi non ci ha mai incontrato ma ha scelto di camminare accanto a noi. I vostri gesti, le vostre preghiere, le vostre parole e anche i vostri silenzi pieni di presenza ci permettono di andare avanti».
Miriam, con la sua dolcezza e il suo sguardo profondo, è oggi il simbolo di una forza silenziosa che non smette di insegnare. «Lei affronta tutto con una luce negli occhi capace di ricordarci, sempre, perché non dobbiamo mollare mai», dicono mamma Jole e papà Riccardo.
Il futuro resta una sfida, ma anche un orizzonte da inseguire con determinazione. La famiglia è pronta a valutare ogni nuova sperimentazione, in Italia e all’estero, per dare a Miriam la possibilità di continuare a crescere e a migliorare.
La raccolta fondi per sostenere le cure della piccola è ancora attiva su GoFundMe: “Una speranza per Miriam”.
lu.co.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*