Un appello forte e chiaro arriva da Arcigay Molise al Consiglio comunale di Belmonte del Sannio: riconsiderare il conferimento della cittadinanza onoraria al cardinale Gerhard Ludwig Müller. La richiesta è contenuta in una lettera aperta firmata dalla presidente Luce Visco, che non risparmia critiche a quelle che definisce «posizioni gravi e offensive» del prelato.
Le parole pronunciate dal cardinale durante la sua recente visita in Molise hanno acceso il dibattito. «Alcune sue affermazioni – sottolinea Arcigay – hanno toccato temi delicati che riguardano la vita e la dignità di molte persone». A rendere ancora più pesante la vicenda è il pensiero espresso già nel 2018, quando Müller arrivò a negare l’esistenza stessa del concetto di omofobia.
Un atteggiamento che, per l’associazione, stride profondamente con i valori che dovrebbero sorreggere il conferimento di una cittadinanza onoraria: «Significherebbe calpestare le nostre vite, le nostre dignità, le nostre sofferenze, gli amici e le amiche che abbiamo perso a causa di violenze e suicidi indotti da una società omofoba».
Nella lettera, Luce Visco ricorda anche episodi drammatici come il suicidio del giovane Paolo, ragazzo della provincia di Latina vittima per anni di bullismo e discriminazioni: «Vicende come questa dimostrano quanto le parole pubbliche possano incidere profondamente sulla vita delle persone, soprattutto le più fragili».
Da qui l’appello al Consiglio comunale: rivalutare la decisione e revocare il riconoscimento, perché sia in piena sintonia con i valori di coesione, inclusione e rispetto che dovrebbero unire la comunità. «Siamo legati ai principi di fraternità, solidarietà e attenzione agli ultimi – conclude Arcigay – ed è proprio a partire da questi valori che chiediamo un gesto di coerenza e responsabilità».

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