Crolli, edifici vetusti, mancanza di certificazioni e ritardi negli adeguamenti sismici: la fotografia scattata dal XXIII Rapporto “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola” di Cittadinanzattiva non lascia spazio a interpretazioni. In Italia, tra settembre 2024 e settembre 2025, sono stati registrati 71 crolli nelle scuole, in aumento rispetto ai 69 dell’anno precedente, e oltre 78mila infortuni certificati dall’Inail.
Un quadro che trova riscontro anche in Molise, dove la condizione degli edifici scolastici risente di decenni di mancati investimenti. Molte scuole sono state costruite prima del 1976, quindi senza criteri antisismici, e si trovano in territori ad alta vulnerabilità. La Regione, interamente classificata in zona sismica 1 e 2, dovrebbe avere la priorità negli interventi di adeguamento e miglioramento. I cantieri restano pochi e frammentari, ma c’è un dato che sorprende in positivo: il Molise risulta terza regione in Italia per sicurezza sismica del patrimonio scolastico, un segnale incoraggiante che premia gli interventi eseguiti negli ultimi anni.
Il Rapporto evidenzia inoltre che a livello nazionale il 59% degli edifici non ha ancora il certificato di agibilità, il 58% è privo di prevenzione incendi e nel 42% manca il collaudo statico. Anche in Molise, molti plessi scolastici non dispongono di tutta la documentazione richiesta, e non mancano i casi in cui dirigenti e sindaci devono ricorrere a soluzioni provvisorie per garantire la frequenza degli studenti.
La presenza di amianto rimane un’altra criticità: secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto, oltre 2.200 scuole italiane non sono ancora state bonificate. Una situazione che interessa anche alcuni istituti molisani, soprattutto nei piccoli comuni.
Da qui la richiesta di Cittadinanzattiva al Governo: tre miliardi di euro nella prossima Legge di Bilancio, da spalmare su tre anni, per nuovi interventi strutturali e per dotare finalmente tutte le 360mila aule italiane di impianti di condizionamento. Una misura che sarebbe particolarmente utile, visto che studenti e docenti sono spesso costretti a lavorare in ambienti poco salubri durante le ondate di caldo o di freddo intenso.
«Occorre una programmazione stabile e trasparente – ha sottolineato Anna Lisa Mandorino, segretaria nazionale – affinché i dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica siano aggiornati e gli interventi ben pianificati».
Per il Molise, dove il calo demografico riduce classi e istituti, la sfida è duplice: garantire scuole sicure e trasformarle in presidi di comunità, capaci di contrastare isolamento e spopolamento.

























