La Fondovalle del Trigno, la tanto discussa SS 650, torna al centro dell’agenda nazionale. Ieri l’altro a Roma, presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è svolto un vertice operativo convocato su impulso del vicepremier e ministro Matteo Salvini. All’incontro ha preso parte l’assessore regionale alle Infrastrutture, Michele Marone, insieme ai vertici dell’ufficio di Gabinetto del MIT, ai presidenti delle Camere di Commercio di Abruzzo e Molise, a UnionTrasporti e ai dirigenti di ANAS.
Sul tavolo il nodo cruciale del potenziamento e della messa in sicurezza della Trignina, arteria vitale ma ormai inadeguata rispetto ai flussi di traffico crescenti, soprattutto di mezzi pesanti, e ai numerosi incidenti che la rendono tra le strade più pericolose del Centro-Sud.
ANAS ha annunciato di aver concluso il cosiddetto “piano esigenziale” per il tratto San Salvo–Trivento, documento che sarà trasmesso nei prossimi giorni alla Direzione generale Strade del MIT per essere inserito nella programmazione infrastrutturale e finanziaria, con risorse dedicate già a partire dal fondo di progettazione.
Tutti i partecipanti hanno condiviso la necessità di un’accelerazione: non solo manutenzione, ma un vero e proprio intervento strutturale per ridare sicurezza e competitività a un’arteria che rappresenta la spina dorsale della viabilità tra Abruzzo e Molise, collegando l’entroterra con la costa e i poli produttivi del territorio.
Per garantire continuità al percorso, l’Ufficio di Gabinetto del MIT ha istituito un tavolo permanente di concertazione e programmazione, che tornerà a riunirsi il prossimo 13 novembre.
Il vertice romano arriva all’indomani di un’altra riunione molto partecipata, quella tenutasi due giorni fa a Roccavivara, con la presenza degli assessori regionali Tiziana Magnacca e Andrea Di Licente insieme ai sindaci molisani e abruzzesi interessati dal tracciato. In quella sede era emersa con forza la richiesta di tempi certi e finanziamenti adeguati per un’opera considerata strategica da entrambe le regioni.
Le amministrazioni locali, che da anni denunciano le criticità della Fondovalle, hanno trovato nell’ultima settimana un doppio canale istituzionale – prima il confronto territoriale a Roccavivara, poi il vertice ministeriale a Roma – che sembra dare finalmente concretezza a un impegno atteso da decenni.
«Non possiamo più permetterci di temporeggiare», è stato il leitmotiv emerso in entrambe le occasioni. La Trignina resta un’infrastruttura essenziale per i collegamenti tra l’Adriatico e il Molise interno e, al tempo stesso, un simbolo delle difficoltà di una regione che fatica a vedere riconosciute le proprie priorità.
L’istituzione del tavolo permanente al MIT rappresenta un primo passo verso una programmazione più solida. Ora la sfida sarà tradurre i piani in cantieri e dare risposte concrete ai cittadini che ogni giorno percorrono quell’arteria.
ppm
























