Ennesima giornata convulsa per la Ittierre, iniziata ieri mattina con la conferenza di Alberto Manganiello e conclusa con l’incontro tra Bianchi e gli organi di informazione nel tardo pomeriggio. Nel mezzo una miriade di eventi destinati a lasciare il segno negli assetti futuri dell’azienda. Iniziamo col dire che l’incontro tra proprietà e sindacati, in programma in mattinata, è slittato alle 14,30. Cgil e Cisl hanno scelto di partecipare. Uil e Ugl, invece, hanno chiesto di allargare l’incontro ai lavoratori presenti davanti ai cancelli dello stabilimento. Richiesta bocciata dalla proprietà. Quando Di Trocchio per la Femca e Zambianchi della Filctem hanno deciso di incontrare ugualmente Bianchi, non sono mancati momenti di viva di tensione tra i rappresentanti sindacali e i lavoratori. Al termine del summit Cgil e Cisl hanno diffuso un comunicato in cui hanno spiegato a dipendenti e giornalisti i termini delle varie questioni affrontate col patron. Alle 15, intanto, Alberto Manganiello ha lasciato Pettoranello a bordo della sua 500: “Nelle prossime sarò regolarmente in azienda – spiega – perché sono io l’amministratore della Ittierre”. Un’ora più tardi esce anche Giovanni Petrollini, presidente dei revisori, indicato come il successore di Bianchi: “E’ una eventualità. Vedremo” commenta il commercialista isernino. Intanto Bianchi convoca gli organi di informazione nel suo ufficio per cercare di fare sintesi al termine dell’ennesima giornata drammatica. Il patron spiega che la nomina di Manganiello non è mai stata ratificata, che vorrebbe Petrollini nelle vesti di ad. Che sta cercando una intesa con la Regione sulla rata della fidejussione in scadenza tra 24 ore. L’imprenditore comasco illustra ai presenti anche la strategia per uscire dalla crisi con due piani di rilancio che prevedono la formazione di una new company ed un bagno di sangue per 450 dipendenti. La Albisetti potrebbe fittare il ramo d’azienda oppure un assuntore terzo potrebbe rilevare la maggioranza della società. Bianchi annuncia che il 4 novembre si riunirà il cda per l’elezione del nuovo amministratore delegato e che il giorno dopo sarà regolarmente a Roma per rappresentare la Ittierre al Mise. Sul depauperamento del magazzino, ipotesi sollevata da Manganiello prima e Scarabeo poi, il patron mantiene una calma serafica: “Nell’ultimo mese abbiamo congelato i magazzini. Altro che alienazione. Chi dice queste fesserie vuole il male dell’azienda”.
























