Il 10 e l’11 ottobre, nell’ambito della 282° edizione della Fiera di Larino, il progetto T.R.A.M.E. (Transumanza. Ricerca. Archivi. Memoria. Ecomuseo), finanziato dal programma CHANGES PNRR, ha organizzato un programma di attività dal nome “Fili d’erba, di lana e memoria”.
Nello specifico si è trattato di un seminario di presentazione dei dati acquisiti durante l’attività di ricerca sul campo lungo le direttrici tratturali del Pescasseroli-Candela e del Lucera-Castel di Sangro e di una passeggiata immersiva, le così dette “cattedre ambulanti”, il cui percorso si è concluso all’interno delle mura dell’anfiteatro romano. Hanno partecipato alle attività previste, oltre al pubblico della “fiera d’ottobre”, anche due classi del Liceo Classico e Scientifico “F.D’Ovidio” dell’Istituto Omnicomprensivo di Larino.
L’evento finale del progetto coordinato dall’Università degli Studi del Molise con la collaborazione dell’Università di Foggia e la Società Archeologica S.r.l – Servizi per i Beni Culturali, è stato pensato con lo scopo di approfondire esperienze e riflessioni che intrecciano gli studi accademici con le conoscenze legate ai patrimoni bio-culturali del territorio. L’attività si è conclusa con la guida nell’anfiteatro dell’archeologa funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise Mariachiara Santone, grazie alla quale l’intreccio delle “TRAME” si è perfettamente concluso.
L’evento Fili d’erba, di lana e memoria è stato organizzato con il patrocinio di SABAP (Ministero della Cultura), IYRP (International Year of Rangelands and Pastoralists), ICPI (Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale), Giornata della Transumanza e l’antica prestigiosa Accademia dei Georgofili.
«Grazie a TRAME la governance pubblica può dotarsi di strumenti operativi e dati articolati, multidisciplinari e multiscala (potenziale turistico-culturale, produzioni e aziende agroalimentari e artigianali radicate nei territori, biodiversità allevata e coltivata oltre che selvatica lungo le aree di tratturo) – sottolinea Letizia Bindi, coordinatrice del Centro di ricerca Biocult di Unimol – con i quali orientare le future scelte di tutela e sviluppo del territorio regionale in materia di sviluppo rurale sostenibile, tutela dei paesaggi agrari e valorizzazione delle filiere di qualità in feconda collaborazione con la Puglia come regione confinante e contigua per storie ed economie comuni».
Le azioni programmatiche in corso d’opera prevedono un intervento espositivo a scopo divulgativo presso il Circolo Sannitico di Campobasso – in programma nei giorni 21, 22 e 23 ottobre dalle 18 alle 20 – e, presso l’Università di Foggia, un workshop in cui si presenterà la piattaforma informatica realizzata nell’ambito del progetto.


























